Smart working, nella PA si apre la sfida post-pandemia. Brunetta: "Nei contratti le nuove regole"

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Il ministro della PA, Renato Brunetta, ci ha tenuto ad evidenziarlo intervenendo all’evento online “Il cambiamento della PA”, promosso dal Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università Bocconi.

Ricordando sempre che la PA non esiste in sé per dare uno stipendio a 3,2 milioni di dipendenti pubblici, ma esiste per fornire servizi a 60 milioni di italiani.

“Non si uccide affatto lo smart working – ha chiarito il ministro – Lo si libera e si lascia il massimo dell’autonomia organizzativa agli uffici. (corrierecomunicazioni.it)

Su altri giornali

Da lunedì 3 maggio una buona parte dei circa 10 mila dipendenti pubblici che lavora da casa si prepara a rientrare in ufficio. L’obiettivo è far tesoro dell’esperienza maturata durante la pandemia per consentire soprattutto alle persone più fragili di poter utilizzare il telelavoro. (Il Messaggero Veneto)

Una scelta obbligata, in un sistema che attribuisce alle donne (che siano lavoratrici o meno) l’intero carico delle attività di cura non retribuita In secondo luogo, l’incremento parallelo delle attività di cura non retribuita e del tempo a esse dedicato. (Il Riformista)

Tolto il vincolo dell'obbligatorietà della soglia minima del 50% dello smart working nella Pubblica amministrazione, introdotta nel passaggio dal lockdown all'emergenza, gli uffici si organizzeranno in libertà a seconda delle effettive necessità, ha spiegato il Ministro. (ilmessaggero.it)

Il 2020 è stato il suo anno: lo smart working è entrato di diritto nel settore pubblico e privato più di quanto non fosse mai stato. E’ questo, dunque, il termine per l’utilizzo della procedura semplificata di comunicazione dello smart working. (StudentVille)

Il risultato ottenuto da Technoprobe è una risposta indiretta a quanto emerge dalla ricerca sul lavoro agile realizzata dalla Fondazione dei consulenti del lavoro da cui emergono i vantaggi ma anche le diverse difficoltà che in Italia ostacolano la messa in campo dello smart working. (La Provincia di Lecco)

Ma oltre a cancellare la soglia minima del 50% prevista durante l'emergenza, il decreto smonta anche le regole a regime: dal 2022 con l'adozione dei Piani organizzativi per il lavoro agile - i cosiddetti Pola - infatti, non sarà più obbligatorio riprogrammare a casa il 60% delle attività che si possono svolgere da remoto (Sky Tg24 )