Varianti Covid, allerta a Roma: la Asl richiama tutti i vaccinati dopo il caso dei medici positivi

Il Messaggero INTERNO

NEWS Covid, nuovi tamponi anti-varianti: i test arrivano in farmacia ROMA Vaccini a Roma, stazione Termini sarà nuovo hub.

Come l’infermiere di una casa di cura di Monte Mario (Asl Roma 1), l’operatore sanitario dell’ospedale del Torrino (Asl Roma3)

APPROFONDIMENTI ROMA Covid Roma, positivi dopo il vaccino: è allerta per i medici. PADOVA Covid, morto l'oncoematologo Giuseppe Basso: era.

Covid Roma, positivi dopo il vaccino: è allerta per i medici. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A commentare la vicenda, in un tweet, il virologo dell’Università San Raffaele di Milano, Roberto Burioni, che scrive: “E adesso che facciamo? Primi dati da Israele: il vaccino Pfizer sarebbe efficace al 90% (Dire)

“Qualsiasi tipo di criticità lo trovava pronto – ribadisce il figlio infermiere – una delle ultime battaglie fu quella per far avere i Dpi agli operatori sanitari”. La Fials, sindacato degli operatori sanitari, è con gli operatori sanitari oggi e sempre, per non dimenticare (AssoCareNews.it)

Questo virus insidioso e maledetto si è portato via il padre di mia figlia”, ha detto in un’intervista al Mattino Lascia l’adorata moglie, Marinella Acanfora, caposala della Terapia intensiva del Cotugno, e una figlia di 18 anni. (Il Riformista)

Ne sia certo Mario Draghi: per una nuova sanità che abbia gli obiettivi descritti nel suo intervento al Senato, gli infermieri sono con lui Ha ragione Mario Draghi: vanno resi realmente esigibili i Livelli essenziali di assistenza. (InfermieristicaMente)

Al momento quindi si dibatte sul rendere cogente e vigente la vaccinazione per il personale sanitario come obbligo deontologico, in assenza di obbligo di legge (Bufale.net)

“La nostra professione è importante, ricordatelo sempre: senza gli infermieri non c’è salute” aggiunge Mangiacavalli e poi conclude: “Siamo infermieri: dobbiamo sempre esserlo e dobbiamo sempre esserne orgogliosi” La Giornata Nazionale del Personale Sanitario, Sociosanitario, Socioassistenziale e del Volontariato è un momento particolare per una professione che durante la pandemia è stata il simbolo della vicinanza alle persone, sia dal punto di vista della qualità dell’assistenza che da quello del tempo di relazione che, come afferma il Codice deontologico, è tempo di cura. (Nurse Times)