Bird di Andrea Arnold in Concorso a Cannes 2024, la recensione di Federico Pontiggia

Bird di Andrea Arnold in Concorso a Cannes 2024, la recensione di Federico Pontiggia

To’, chi si rivede. Abbonata al premio della giuria (2006, 2008 e 2016), la britannica Andrea Arnold torna in Concorso a Cannes 77 con Bird, seguitando nell’analisi sociologica con beneficio d’invenzione visiva. Da sempre generosa, di più, devota nel dare potere ai personaggi, fari guida di altrettanti racconti, Arnold è istintuale sin dalle origini, Red Road (2006) e Fish Tank (2008), e al contempo compresa del vigore ideologico e della valenza politica del suo cinema, che parte da Loach (storia) e arriva a ben altra (tras-)figurazione (racconto) accompagnando alla marginalità dei caratteri la centralità dello stile, pur nell’abbrivio naturalista. (cinematografo.it)

Su altri media

Un uomo nudo su un tetto con un lungo pene, nasce da questa visione Bird, l'ultima fatica di Andrea Arnold in concorso a Cannes 2024. (Movieplayer)

Così Andrea Arnold, nell’incontro dopo la consegna mercoledì della Carrosse d’or alla Quinzaine, ha parlato del suo nuovo film col quale torna in concorso sulla Croisette dove ha ricevuto il Premio della Giuria tre volte – per Red Road, Fish Tank e American Honey. (il manifesto)

Nykiya Adams, la protagonista di "Bird", film di formazione molto originale Bird porta la firma di Andrea Arnold, regista inglese che si è sempre dimostrata affezionata alla narrazione giovanile, soprattutto nei contesti urban. (Today.it)

Danzando sul red carpet. Keoghan, emozioni estreme con il divo di Saltburn

Una costante del suo cinema (che troverà in American Honey la traccia più esplicativa), una costante del suo linguaggio che, per quanto mondialmente abusato, finisce per sfiorare in Bird nuove forme e nuovi percorsi, senza risultare mai esagerata in quello che poi diventerà un viaggio di formazione dai tratti straordinariamente surreali, appoggiandosi ad un'allegoria animalesca (fin dal titolo) che andrà a riflettere le performance dei suoi ricercatissimi interpreti (e qui ce ne sono di eccezionali). (Movieplayer)

Si finisce quasi sempre in acqua, non c’è niente da fare, quando si cerca di sciogliere i nodi irrisolti di una storia di formazione e di liberazione. (ComingSoon.it)

Perché Bird è un film che parla soprattutto di adolescenti. Passato ieri inconcorso, è un film tumultuoso, realistico e crudo come un film di Ken Loach, si aggira fra case abusive, vite povere e violente, all’estremo limite del disastro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)