Bird, Andrea Arnold: "Il film nato dalla visione di un uomo alto con un lungo pene su un tetto"

Bird, Andrea Arnold: Il film nato dalla visione di un uomo alto con un lungo pene su un tetto

Un uomo nudo su un tetto con un lungo pene, nasce da questa visione Bird, l'ultima fatica di Andrea Arnold in concorso a Cannes 2024. L'ispirazione iniziale di Andrea Arnold per Bird, pellicola presentata nelle ultime ore in concorso a Cannes 2024, non è quella che ci si aspetterebbe. La regista inglese ha raccontato divertita in conferenza stampa che a dar origine al suo nuovo film è stata una visione piuttosto eccentrica. (Movieplayer)

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Ci sono i film, e ci sono i film di Andrea Arnold. Una costante del suo cinema (che troverà in American Honey la traccia più esplicativa), una costante del suo linguaggio che, per quanto mondialmente abusato, finisce per sfiorare in Bird nuove forme e nuovi percorsi, senza risultare mai esagerata in quello che poi diventerà un viaggio di formazione dai tratti straordinariamente surreali, appoggiandosi ad un'allegoria animalesca (fin dal titolo) che andrà a riflettere le performance dei suoi ricercatissimi interpreti (e qui ce ne sono di eccezionali). (Movieplayer)

Nykiya Adams, la protagonista di "Bird", film di formazione molto originale Bird porta la firma di Andrea Arnold, regista inglese che si è sempre dimostrata affezionata alla narrazione giovanile, soprattutto nei contesti urban. (Today.it)

La nostra recensione di Bird, il nuovo film di Andrea Arnold presentato in concorso al festival di Cannes 2024 (BadTaste.it Cinema)

Danzando sul red carpet. Keoghan, emozioni estreme con il divo di Saltburn

Ho dovuto cambiare tanto nella sceneggiatura e il montaggio è stato davvero complesso». «Bird è stato il film più difficile che ho fatto. (il manifesto)

Si finisce quasi sempre in acqua, non c’è niente da fare, quando si cerca di sciogliere i nodi irrisolti di una storia di formazione e di liberazione. (ComingSoon.it)

Passato ieri inconcorso, è un film tumultuoso, realistico e crudo come un film di Ken Loach, si aggira fra case abusive, vite povere e violente, all’estremo limite del disastro. Di padri troppo giovani, di figlie costrette a fare da madri alle sorelline, figlie smarrite e toste, costrette a inventarsi un modo per vivere, per sopravvivere. (QUOTIDIANO NAZIONALE)