Cosa è emerso dalle indagini su Contrafatto per il caso Amara

Domani INTERNO

È quanto emerge dagli atti dell’indagine della procura di Roma nei confronti dell’ex-segretaria di Davigo: per la donna è stato chiesto il rinvio a giudizio.

Befera ha anche detto che Contrafatto conosceva la posizione dei verbali consegnati da Paolo Storari a Davigo all’interno dell’ufficio del magistrato.

La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Marcella Contrafatto, l’ex segretaria di Piercamillo Davigo, accusata di aver fatto uscire i verbali sulla loggia Ungheria (Domani)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Poi la donna ha aggiunto: « So che anche la Contrafatto era a conoscenza dei verbali . La sua segretaria Marcella Contrafatto (indagata), secondo Davigo, «non era a conoscenza dei verbali e delle trascrizioni». (Corriere della Sera)

Lo spiega Giulia Befera, l’altra segretaria di Davigo, che al consiglio era entrata proprio grazie a una “raccomandazione” della Contrafatto. Secondo la Procura, Contrafatto avrebbe inviato i verbali prima per evitare che Davigo decadesse dal Csm, per via della pensione. (TGNEWS24)

Scusate, signori della Procura della repubblica di Roma, ma che cosa aspettate ad arrestare il dottor Davigo, se ha commesso tutti questi reati? Proprio come hanno fatto quelli del Fatto e di Repubblica con il verbale di Amara e l’elenco dei membri della Loggia Ungheria (Il Riformista)

Sponsor by. Mattia Feltri sulla prima pagina della Stampa torna ancora sullo scontro tra due storici procuratori del vecchio pool di Mani pulite, Francesco Greco e Piercamillo Davigo. L’altro giorno, intervistato dal Corriere, Greco ha definito irresponsabile il comportamento di Davigo, di aver fatto uscire notizie dal «perimetro investigativo». (TGNEWS24)

Caso Amara, Davigo e i verbali diffusi dalla segretaria: la sua versione smentita da un'altra collaboratrice di Giuliano Foschini. (ansa). Durante l'nterrogatorio, l'ex pm di Mani pulite spiega che Marcella Contraffato non sapeva dove fossero custodite le carte, ossia in "un cassetto in basso" della scrivania del suo ufficio. (la Repubblica)

Secondo la ricostruzione fatta dai pm romani, Davigo con le spedizioni nomine dei verbali di Piero Amara, ex legale dell’Eni, non c’entra nulla. Mi disse che sapeva dove erano collocati, cioè nella stanza di Davigo, in uno scaffale posto in basso». (Il Dubbio)