Il bilancio della repressione delle proteste in Iran

Lettera43 ESTERI

Almeno 106 persone sono state uccise nelle manifestazioni degli ultimi giorni in Iran, secondo Amnesty International.

Secondo Amnesty, il perdurante blocco di Internet servirebbe «a creare un black–out dell’informazione sulla brutale repressione».

Lo sostiene il quotidiano conservatore Kayhan, molto vicino alla Guida suprema Ali Khamenei, citando fonti giudiziarie, secondo cui i dimostranti sarebbero stati pagati per «creare il caos». (Lettera43)

La notizia riportata su altri giornali

Ogni automobilista può acquistare 60 litri di benzina al mese a 15.000 rial, pari a 0,13 dollari al litro. Il governo ha precisato che le entrate dovute all'eliminazione dei sussidi alla benzina saranno utilizzate per pagamenti in contanti a famiglie a basso reddito. (ilGiornale.it)

Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Il leader supremo iraniano, l’ayatollah Ali Khamenei, attacca i manifestanti scesi in piazza in diverse città del Paese nei giorni scorsi, per protestare contro l’aumento dei prezzi del carburante. (AsiaNews)

esteri. Non ci sono conferme ufficiali, ma si parla di diverse vittime negli ultimi due giorni. Oltre un migliaio le persone arrestate. (TG La7)

Secondo voci non confermate, i morti tra i dimostranti avrebbero superato la decina. Il comunicato, spiega Teheran, è stato diffuso in risposta alle «dichiarazioni interventiste» del segretario di Stato americano Mike Pompeo, che ai manifestanti aveva detto via Twitter: «Gli Stati Uniti sono con voi». (Corriere del Ticino)

L'intervista a Germano Dottori. Federico Francesconi – Città del Vaticano. L’Iran sta sperimentando un’escalation di violenza nel contesto delle proteste contro l’aumento dei prezzi della benzina imposto dal governo del presidente Rohani. (Vatican News)

Continuano inoltre le segnalazioni non ufficiali di altre vittime, comprese due a Khorramshahr e Karaj. Due persone sono state uccise e molte altre ferite in Iran durante le proteste in corso in diverse città del paese da venerdì sera contro l'aumento dei prezzi e il razionamento della benzina. (RSI.ch Informazione)