La Rai rinuncia al blackface. La lettera d'impegno dei dirigenti

Svolta epocale in Rai: la tv di stato si impegnerà a non utilizzare più la pratica del “blackface” dopo le recenti accuse di razzismo. Un impegno ufficiale.

Perciò accantoneremo d’ora in poi ogni ulteriore ricorso alla pratica del blackface“

Questo è quanto promette la Rai in una lunga lettera spiegando che farà il possibile per evitare che la pratica del cosiddetto “blackface” venga riproposta sulla tv di stato. (instaNews)

Ne parlano anche altre fonti

Tuttavia, la trasmissione di Carlo Conti spesso è stata accusata di praticare la Blackface, ossia tingere di nero la faccia in modo marcatamente non realistico per assumere le sembianze stilizzate e stereotipate di una persona nera. (Lanostratv)

La cosa, naturalmente, genera dibattito: da una parte c’è chi crede nella buonafede degli autori e dall’altra c’è chi è convinto che era ora che qualcuno prendesse provvedimenti. Fino a qualche anno fa pittarsi la faccia di nero per assomigliare a una persona o a un artista di colore era una pratica molto diffusa nella televisione italiana. (Vanity Fair Italia)

In Italia ha destato scalpore il caso di "Tale e Quale Show", dove ogni settimana interpreti bianchi venivano truccati per impersonare personaggi di colore Lo ha comunicato l'azienda di viale Mazzini in risposta a una lettera ricevuta a gennaio, firmata da diverse associazioni anti-razzismo. (Il Messaggero)

Esisteva anche un genere musicale, la coon song, in cui l'artista nero veniva presentato con derisione, come un dandy impacciato Svolta rivoluzionaria per la Rai e in particolare per Tale e Quale Show, in cui nel futuro non dovremmo più vedere concorrenti truccati da artisti di colore (o almeno, non come li abbiamo visti finora). (Tv Fanpage)

Di seguito la risposta della Rai:. “Nel merito della vicenda per la quale ci avete scritto, diciamo subito che assumiamo l’impegno – per quanto è in nostro potere – ad evitare che essa possa ripetersi sugli schermi Rai. (L'HuffPost)

Sembra averlo capito David Byrne, che recentemente si è scusato su Twitter per aver utilizzato più di 30 anni fa il blackface nel video dei Talking Heads Stop Making Sense. Per anni la pratica del blackface ha spopolato in televisione e al cinema. (Wired Italia)