Ndrangheta: El Pais, preso in Spagna boss Vittorio Raso

Telemia INTERNO

Latitante dopo un primo arresto, fermato in controllo stradale.

Vittorio Raso, considerato un boss della ‘Ndrangheta, è stato arrestato ieri sera dalla polizia locale nel municipio catalano di Castelldefels (Spagna): lo riporta il quotidiano El País.

Arrestato una prima volta in Spagna, nel 2020, venne poi rilasciato su ordine di un giudice, e da allora era latitante.

Lo stesso giornale spiega che Raso è stato fermato nel corso di un controllo stradale di routine, mentre guidava con documenti falsi. (Telemia)

Ne parlano anche altri giornali

Lo stesso giornale spiega che Raso è stato fermato nel corso di un controllo stradale di routine, mentre guidava con documenti falsi. (LaC news24)

Arrestato una prima volta in Spagna, nel 2020, venne poi rilasciato su ordine di un giudice, e da allora era latitante A riportarlo è il quotidiano El Pas. (ilmessaggero.it)

Latitante da due anni, Raso abitava – sicuro di non essere rintracciato – nella piccola cittadina nei dintorni di Barcellona, famosa per i cinque km di litorale e spiagge vip, ma anche per essere residenza di numerosi calciatori del Barcellona. (La Stampa)

Lo stesso giornale spiega che Raso è stato fermato nel corso di un controllo stradale di routine, mentre guidava con documenti falsi. (Zoom24.it)

Lo stesso giornale spiega che Raso è stato fermato nel corso di un controllo stradale di routine, mentre guidava con documenti falsi. Il tesoro, a cui gli investigatori della Squadra Mobile diretta da Luigi Mitola sono giunti dopo l'arresto per droga di due uomini, che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di droga, è collegato a Vittorio Raso, boss della 'Ndrangheta arrestato nell'autunno 2020 poi scarcerato e arrestato ieri. (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)

Catturato in Spagna il boss Vittorio Raso, considerato un elemento di spicco ‘Ndrangheta. A gennaio di quest’anno, la polizia italiana ha sequestrato in un garage di Nichelino (Torino) oltre 400mila euro in contanti, insieme a orologi Rolex e gioielli dal valore di oltre 200mila euro, un «tesoro» attribuito proprio a Raso (Approdo Calabria)