Bronzi e altari, a San Casciano emerge un tesoro romano unico

Trentino INTERNO

Una scoperta "eccezionale" commenta il ministro Franceschini, che insieme al dg musei Osanna annuncia l'apertura nel borgo di un museo dedicato al Bagno Grande.

- ROMA, 04 AGO - Piscine termali in uno scenario mozzafiato con terrazze digradanti, fontane, giochi d'acqua.

A San Casciano ai Bagni (Siena) gli scavi stanno restituendo il perimetro di un santuario etrusco e poi romano, incredibilmente grande e fastoso. (Trentino)

La notizia riportata su altri giornali

Ieri sera, in una piazza curiosa e partecipe, sono stati presentati i risultati della sesta campagna scavi nell’area del Bagno grande a San Casciano dei Bagni. Mentre il direttore generale dei musei Massimo Osanna ha annunciato l’apertura del museo di San Casciano dei Bagni. (LA NAZIONE)

Ma la vera sorpresa, racconta l'archeologo Jacopo Tabolli, e' arrivata in queste ultime settimane con la scoperta delle reali dimensioni del santuario, che era stato degli etruschi e che i romani nei primi secoli dell'impero vollero rifondare rendendolo fastoso e monumentale. (Repubblica TV)

«L’immobile è stato individuato e la procedura di acquisto da parte del Ministero è in corso» assicura il sindaco Agnese Carletti Ogni pezzo può fare la differenza e raccontare qualcosa in più del «Bagno grande» di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena (Corriere Fiorentino)

Le ultime settimane di scavo hanno portato alla luce infatti anche un ambiente del ‘500, assolutamente fedele alle testimonianze scritte del periodo Mediceo "L’area intera è ben quattro volte più grande di come ce lo eravamo immaginato" commenta Tabolli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

E mentre si sono moltiplicate le esperienze di condivisione attorno al santuario etrusco e romano di San Casciano dei Bagni, così il cantiere di scavo in concessione dalla Direzione Generale del Ministero della Cultura al Comune di San Casciano dei Bagni, si è ingrandito, abbracciando nuove parti del paesaggio archeologico antico attorno alle polle di acqua calda (RadioSienaTv)

Senza contare le monete: »Oltre tremila e tutte di fresco conio« come ha documentato Giacomo Pardini, esperto dell'Università di Salerno. Gli archeologi al lavoro negli scavi di San Casciano ai Bagni (Siena) - Ansa MiC. (Avvenire)