Vaiolo delle scimmie, somministrate le prime due dosi di vaccino. Ulss Dolomiti: "Al momento vaccinazione offerta solo ad alcune categorie di persone più a rischio"

il Dolomiti SALUTE

È possibile che le persone che sono state vaccinate contro il vaiolo siano a minor rischio di infezione". BELLUNO.

Al momento la vaccinazione è offerta ad alcune categorie di persone più a rischio

Vaiolo delle scimmie, somministrate le prime due dosi di vaccino.

Sono state somministrate le prime due dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie dall’Uoc Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Belluno. (il Dolomiti)

Se ne è parlato anche su altri media

Le Regioni con il più alto numero di casi riscontrati sono Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto. La campagna vaccinale si concentra per ora solo su categorie ad alto rischio individuate dalla circolare ministeriale ma, come tiene a rimarcare il vicegovernatore, il virus potrebbe colpire anche soggetti non a rischio. (Tiscali Notizie)

In tutto saranno vaccinati una decina di pazienti a rischio, con richiamo dopo quattro settimane. BELLUNO. Il vaiolo delle scimmie o monkeypox è un’infezione zoonotica (trasmessa dagli animali all’uomo) causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo (Poxviridae) ma che si differenzia per la minore trasmissibilità e gravità della malattia. (Corriere Delle Alpi)

La Regione con il più alto numero di casi confermati resta la Lombardia con 283, seguita da Lazio (118), Emilia Romagna (69), Veneto (44), Toscana (30), Piemonte (25), Campania (21), Liguria e Puglia (13), Friuli Venezia Giulia (11). (Today.it)

"Abbiamo un mese di autonomia". Tulio Marcelli del Consorzio toscano Igp traccia il quadro: "La siccità ha colpito molti fiori in pianta. Migliaia di imprenditori agricoli con il fiato sospeso (LA NAZIONE)

Seguono il Piemonte e la Campania rispettivamente con 25 e 21 contagi accertati, la Liguria e la Puglia ne registrano 13, il Friuli Venezia Giulia 11. A guida delle regioni Italiane con più casi di vaiolo delle scimmie confermati, c’è la Lombardia con 283 contagiati, seguita dal Lazio che ne conta 118. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

In questa fase, quindi, Regione e aziende sanitarie, a partire dalle strutture di malattie infettive, svilupperanno tutti i passaggi necessari per definire modalità di somministrazione, in osservanza di tutte le opportune misure da adottare e in attesa che le dosi necessarie di vaccino siano effettivamente disponibili Al momento infatti la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche, fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa. (LuccaInDiretta)