Johnson davanti ai Comuni per il 'partygate', è l'ora della verità

AGI - Agenzia Italia ESTERI

In un sondaggio, inoltre, quasi la metà degli iscritti al partito conservatore ha detto che preferirebbe avere a Downing Street l’attuale ministro dell’Economia, Rishi Sunak, e un terzo pensa che Johnson debba dimettersi.

Quattro su dieci pensano inoltre che l’attuale primo ministro stia facendo un pessimo lavoro; e si tratta dell’opinione dei suoi stessi elettori

Per appurare quanto accaduto, c'è già un'inchiesta interna a Whitehall e addirittura Scotland Yard sta valutando se aprire un'indagine. (AGI - Agenzia Italia)

Ne parlano anche altre testate

Il primo ha sottolineato che Johnson ha ammesso le proprie colpa «solo perché è stato beccato» sul fatto E capisco la rabbia che provano nei miei confronti e verso il governo che guido quando pensano che le regole non siano seguite da quelle stesse persone che le fanno». (Ticinonline)

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Francesca Piscioneri) Ieri due sondaggi hanno mostrato che oltre la metà degli intervistati pensa che il primo ministro dovrebbe dimettersi. (Yahoo Finanza)

Party a downing street, il laburista starmer Johnson faccia la scelta giusta e si dimetta "L'opinione pubblica è convinta che lei stia mentendo, ha affermato Starmer. Gov Uk (Alexander Jakhnagiev) (il Giornale)

Nuova bufera su Boris Johnson a causa di un party che si sarebbe tenuto nel giardino di Downing street il 20 maggio 2020, in pieno primo lockdown e al quale avrebbero partecipato almeno cento invitati. (ilGiornale.it)

"Signor speaker, devo scusarmi. So che milioni di persone hanno fatto sacrifici negli ultimi 18 mesi e capisco la rabbia che provano dopo non aver potuto piangere i propri cari e vivere liberamente quando pensano che a Downing Street le persone che hanno fatto le regole non le hanno seguite". (Tiscali.it)

Serve che un minimo di 54 deputati conservatori invii lettere alla Commissione per far scattare la sfida per la leadership Milano, 13 gen. (LaPresse) – Boris Johnson, all’indomani delle sue scuse alla Camera dei Comuni per il ‘partygate’, affronta appelli alle dimissioni da parte di alti membri del suo partito conservatore per avere partecipato alla festa nel giardino di Downing Street il 20 maggio del 2020, mentre il Regno Unito era in lockdown. (LaPresse)