Pfizer/BioNTech pensano a una terza dose contro le varianti

Ticinonline SALUTE

I partecipanti saranno controllati e valutati nel momento in cui riceveranno la terza dose, una settimana e un anche mese dopo, e continueranno ad essere seguiti nello studio per un massimo di 2 anni, come originariamente previsto.

na terza dose ("booster") del vaccino da somministrare qualche mese dopo le prime due per proteggere al meglio le persone anche dalle nuove varianti del coronavirus.

«Questo studio è fondamentale per capire la sicurezza di una terza dose di richiamo e per valutare l'immunità contro le varianti in circolazione», ha detto Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer

La ricerca si baserà su coloro che hanno partecipato alla sperimentazione di fase 1 negli Stati Uniti, ai quali verrà offerta l'opportunità di ricevere un richiamo di 30 µg del vaccino, da 6 a 12 mesi dopo aver ricevuto entrambe le prime due dosi. (Ticinonline)

La notizia riportata su altri giornali

APPROFONDIMENTI LE CRITICITÀ Vaccini, a Napoli non si prenota un over 80 su due: «Non. La decisione è stata presa dalla Asl Napoli 1 Centro in quanto, si apprende, la fornitura in termini quantitativi non è adeguata alla necessità di somministrare vaccini sia agli over 80 sia al personale sanitario arrivato alla scadenza dei 21 giorni dalla prima dose già somministrata. (Il Mattino)

Questo permetterà ai ricercatori di valutare l’efficacia della terza dose contro le varianti. Una terza dose di vaccino per combattere meglio le mutazioni? (Ticinonews.ch)

Almeno negli States dove servirà testarlo su poche centinaia di persone, ha annunciato la Food and drug administration (Fda) Già consegnate ai National Institutes of Health statunitensi le dosi per l’avvio dello studio clinico che sarà chiamato a testare efficacia e sicurezza. (Open)

Pfizer e Biontech stanno valutando se aggiungere una terza dose nella somministrazione del proprio vaccino anti-Covid e studiando una nuova versione del prodotto che sia efficace contro la variante sudafricana del virus. (Corriere del Ticino)

La disponibilità dei vaccini Pfizer è infatti al limite e quindi le dosi che restano saranno utilizzate per completare le immunizzazioni del personale sanitario in scadenza dai 21 giorni dalla prima dose. (Rai News)

Tra gli stabilimenti individuati in Europa ci sono gli impianti di Delpharm, Sanofi, Merck KGAa, Novartis, Polymun, DermaPharm, BioNTech Marburg, BioNTech Mainz e Rentschler. (Rai News)