Libano, Hezbollah e Amal contro il giudice del processo per l’esplosione al porto di Beirut:…

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Il conflitto iniziò formalmente proprio dopo uno scontro a fuoco nel quartiere di Ain el Remmaneh.

È intervenuto anche l’Esercito che ha poi diffuso un comunicato col quale ha chiesto l’evacuazione dell’area e avvertito che farà fuoco su chiunque giri armato.

Sia il presidente della Repubblica Michel Aoun, che il primo ministro Najib Mikati, hanno invitato alla calma, senza particolare successo

In strada e sui tetti dei palazzi sono quindi attivi i soldati dell’Esercito libanese, sostenitori di Amal, Hezbollah e Marada e quelli delle Forze libanesi, partito cristiano nazionalista notoriamente ostile ai due movimenti sciiti. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

“Non c’è materia che non abbia soluzione, e la soluzione è solo dentro le istituzioni e anche attraverso la costituzione”, ha aggiunto Così il presidente del Libano, Michel Aoun, citato dai media. (LaPresse)

I militanti dei due partiti sciiti si erano riuniti con l'obiettivo dichiarato di "manifestare pacificamente" contro quella che definiscono una “politicizzazione" delle indagini Almeno sei morti e circa 30 feriti nei violenti scontri scoppiati stamattina a Beirut tra miliziani dei partiti armati sciiti Amal e Hezbollah e non meglio precisati "cecchini". (L'Unione Sarda.it)

È quanto avevano denunciato in mattinata Hezbollah E Amal,i cui gruppi sciiti avevano organizzato una manifestazione per chiedere la rimozione del giudice tarek bitar che indaga sull'esplosione del porto della capitale avvenuta il 4 agosto 2020; i due partiti armati libanesi, infatti sostengono che "cecchini" non meglio identificati avevano aperto il fuoco per primi contro manifestanti degli stessi movimenti sciiti. (TG La7)

Sono centinaia i manifestanti che si sono dati appuntamento alla rotonda Tayyoune, nella parte sud della città, per dirigersi verso il palazzo di giustizia, poco lontano. Ci sarebbero almeno 6 morti e 30 feriti nelle proteste di Hezbollah e del movimento sciita Amal in corso a Beirut, in Libano, contro il giudice a capo dell’indagine sull’esplosione nel porto della città, avvenuta il 4 agosto 2020. (Open)

Lo specchio di un Paese, quello che Young studia da decenni, dove la gente sopravvive arrangiandosi, senza mai contare sullo Stato. "L'inchiesta sull'esplosione al porto di Beirut è diventata lo specchio del settarismo che attanaglia il Libano. (La Repubblica)

L’immediata reazione dei manifestanti, già ampiamente armati, non permette di escludere la possibilità che sia tutto frutto dell’ingegno di Hezbollah. L’unico attore in grado di agire indisturbato sembra essere proprio Hezbollah, militarmente superiore alle altre forze, governo incluso. (L'HuffPost)