Libano. Cecchini sparano sui manifestanti di Hezbollah. 6 morti e 60 feriti

L'AntiDiplomatico ESTERI

Tornando ai fatti, in uno dei video si vedono i manifestanti che sembrano urlare indignati mentre si sentono degli spari in sottofondo, presumibilmente sparati da un cecchino.

Disparos en una protesta contra el juicio por la explosión de Beirut. . Atacantes desconocidos dispararon en Beirut (Líbano) durante una protesta contra el juez que investiga la explosión que sacudió el puerto de la capital en 2020. (L'AntiDiplomatico)

Ne parlano anche altri media

Gli spari di kalashnikov sono stati uditi in tutta la zona vicina di Badaro e Tayyoune. Sono centinaia i manifestanti che si sono dati appuntamento alla rotonda Tayyoune, nella parte sud della città, per dirigersi verso il palazzo di giustizia, poco lontano. (Open)

Almeno sei morti e circa 30 feriti nei violenti scontri scoppiati stamattina a Beirut tra miliziani dei partiti armati sciiti Amal e Hezbollah e non meglio precisati "cecchini". I militanti dei due partiti sciiti si erano riuniti con l'obiettivo dichiarato di "manifestare pacificamente" contro quella che definiscono una “politicizzazione" delle indagini (L'Unione Sarda.it)

L’unico attore in grado di agire indisturbato sembra essere proprio Hezbollah, militarmente superiore alle altre forze, governo incluso. “A poche centinaia di metri da lì, scoppiò la guerra civile nel ’75”, ricorda ad Huffpost Ugo Tramballi, scientific advisor dell’Ispi. (L'HuffPost)

Milano, 14 ott. Così il presidente del Libano, Michel Aoun, citato dai media. (LaPresse)

"L'inchiesta sull'esplosione al porto di Beirut è diventata lo specchio del settarismo che attanaglia il Libano. Lo specchio di un Paese, quello che Young studia da decenni, dove la gente sopravvive arrangiandosi, senza mai contare sullo Stato. (La Repubblica)

È quanto avevano denunciato in mattinata Hezbollah E Amal,i cui gruppi sciiti avevano organizzato una manifestazione per chiedere la rimozione del giudice tarek bitar che indaga sull'esplosione del porto della capitale avvenuta il 4 agosto 2020; i due partiti armati libanesi, infatti sostengono che "cecchini" non meglio identificati avevano aperto il fuoco per primi contro manifestanti degli stessi movimenti sciiti. (TG La7)