Myanmar: proteste e morti in tutto il Paese. Appello dei vescovi,

difesapopolo.it ESTERI

Appello dei vescovi, “la violenza deve cessare.

“Le scene strazianti di giovani che muoiono per le strade feriscono la coscienza della nazione”, scrivono i vescovi.

Il sangue versato ferisce la coscienza della nazione”. È quanto scrivono in una Dichiarazione tutti i vescovi del Myanmar.

Che questa nazione si alzi per essere un nuovo Myanmar di pace e prosperità per tutti

I vescovi concludono il loro appello unendosi alle parole di pace lanciate nei giorni scorsi dai monaci “Ma Ha Na”. (difesapopolo.it)

Su altri giornali

Dopo il golpe del 4 febbraio scorso, quando la giunta militare ha arrestato Aung San Suu Kyi e preso il potere, nel corso delle ultime settimane, gli Scontri tra manifestanti e militari hanno . (Zazoom Blog)

Migliaia di manifestanti si sono riuniti nella più grande città del Myanmar, l’ex capitale Yangon, per protestare contro il regime militare nonostante questo abbia minacciato il possibile uso della forza per fermare le contestazioni (LaPresse)

Il «giallo» dell’arma: a sparare sarebbe stata una mitraglietta Uzi, che non è in dotazione all’esercito né alla polizia. YANGON. La giunta militare ha risposto al movimento di disobbedienza civile dispiegando i soldati nelle strade, interrompendo la notte Internet e con varie leggi che limitano i diritti dei cittadini (La Stampa)

Lo ha riferito l’azienda della piattaforma il giorno seguente all’uccisione di due manifestanti da parte della polizia intenta a disperdere la folla. Questa domenica Facebook ha rimosso ufficialmente l’account principale delle forze armate del Myanmar a causa di istigazione alla violenza. (Yeslife)

Altri messaggi diretti alla Birmania con toni simili sono arrivati dagli Stati Uniti, dal Segretario dell'Onu Antonio Guterres e anche dall'Unione europea Le parole sono rivolte alla giunta militare birmana, che a inizio febbraio ha preso il potere con un colpo di Stato e arrestato San Suu Kyi per aver «importato illegalmente dei walkie-talkie». (Ticinonline)

- ROMA, 22 FEB - Sono diventati centinaia di migliaia i manifestanti scesi oggi in piazza in Birmania, in quella che la Bbc definisce una delle più grandi marce recenti contro il golpe militare, sfidando la minaccia dei militari ai dimostranti che avrebbero "rischiato la vita". (Tiscali.it)