Birmania, morta la ragazza colpita dalla polizia durante le proteste

La Sentinella del Canavese ESTERI

Da quel che si sa, è la prima vittima della repressione dei generali.

E’ morta Mya, la ventenne che era rimasta ferita da un colpo d'arma da fuoco alla testa durante le proteste contro il colpo di Stato, a Naipyidaw.

Mya Thwe Thwe Khine, che era ricoverata in condizioni critiche in un ospedale della capitale, è morta nella mattinata ora locale, dopo che – con il permesso della sua famiglia - erano stato staccate le macchine che la tenevano in vita. (La Sentinella del Canavese)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Migliaia di manifestanti si sono riuniti nella più grande città del Myanmar, l’ex capitale Yangon, per protestare contro il regime militare nonostante questo abbia minacciato il possibile uso della forza per fermare le contestazioni (LaPresse)

Appello dei vescovi, “la violenza deve cessare. Che questa nazione si alzi per essere un nuovo Myanmar di pace e prosperità per tutti (difesapopolo.it)

Questa domenica Facebook ha rimosso ufficialmente l’account principale delle forze armate del Myanmar a causa di istigazione alla violenza. Lo ha riferito l’azienda della piattaforma il giorno seguente all’uccisione di due manifestanti da parte della polizia intenta a disperdere la folla. (Yeslife)

Oggi molti servizi sono alla paralisi per l'annunciato sciopero generale, che si innesta sulla strisciante campagna di disobbedienza civile, che va avanti ormai da oltre due settimane. (Tiscali.it)

Scontri in Birmania, Facebook chiude la pagina dell’esercito: «Ha violato le regole sulla violenza» (Di domenica 21 febbraio 2021) L’account gestito dall’esercito della Birmania è stato chiuso su decisione di Facebook: una scelta legata al colpo di stato e alla repressione della manifestazioni da parte dei militari che ieri, 20 febbraio, ha portato alla morte di due persone. (Zazoom Blog)

Se questo non avverrà, avverte Raab, «considereremo ulteriori azioni, con i nostri partner internazionali, contro coloro che schiacciano la democrazia e soffocano il dissenso, con violazioni dei diritti umani e abusi». (Ticinonline)