Rimane aperta la questione commissioni

La Provincia Pavese ECONOMIA

Gian Pietro Guatelli, direttore dell’Associazione commercianti, non segnala particolari problemi sulla norma che da oggi prevede sanzioni per chi rifiuta pagamenti col Pos.

Resta però aperta la questione commissioni bancarie che il commerciante deve pagare sulle transazioni elettroniche: «Il costo può essere rilevante, ma la norma è quella e va applicata.

Gli esercenti che non superano i 400mila euro di fatturato annuo o i 200mila euro annui di transato Pos possono però usufruire del “Rimborso micropagamenti”, promosso dal governo, per pagamenti fino a 10 euro

Si tratta di costi molto variabili ma che incidono sull’introito finale, che possono andare dallo 0,3% a oltre l’1% a transazione. (La Provincia Pavese)

La notizia riportata su altri media

Questa è la posizione dell'associazione Ristoratori Veneto & Ho.Re.Ca., nata a Verona due anni fa e oggi portavoce di migliaia di attività in tutta la regione. La portavoce dell’associazione Alessia Brescia ha evidenziato: «Il legislatore ci obbliga ad accettare anche i pagamenti elettronici, scaricando ogni costo su di noi. (VeronaSera)

Non è obbligatorio pagare con la carta, ma obbligatorio è, per l’esercente, accettarla per qualsiasi cifra. Non c’è cifra minima da poter pagare con carta di credito o bancomat. (il Resto del Carlino)

Opposto è, invece, il discorso per Maria Chiara Galassi che, dietro al bancone del suo ‘Cami Cafè’, trema ad ogni ordinazione. "Già in tanti usano le carte – ammette Marina Milani, ‘Antica tabaccheria del Volto’ – ma per noi le commissioni sono massacranti. (il Resto del Carlino)

Rimane il problema del costo delle commissioni a carico degli imprenditori" fanno sapere da Confartigianato. Confartigianato: "Problema è costo commissioni a carico degli imprenditori". Commercianti e artigiani alla prova del nove all'indomani dell'introduzione dell'obbligo di accettare i pagamenti digitali. (Adnkronos)

Accettiamo tutti i tipi di pagamento, ovviamente, però occorrerebbe maggiore collaborazione da parte dei clienti, specie quando usano la carta per pagare un semplice caffè" Anche quando i clienti pagano una semplice tazzina di caffè, a patto che con la banca non ci sia un accordo. (LA NAZIONE)

E spesso, anche se Milano è più avanti della profonda provincia, come le zone turistiche, ci si sente rispondere che per cifre basse il bancomat è meglio non usarlo. In città si arriva fino al 10 percento di negozi che (ancora) non si sono adeguati. (IL GIORNO)