Studenti italiani bocciati in lettura

Avvenire INTERNO

Bene in matematica, male in scienze. Per quanto riguarda le competenze in matematica, i quindicenni italiani non si discostano dalla media Ocse (487 rispetto a 489), mentre in Scienze, i nostri studenti hanno un risultato «significativamente inferiore»: 468 rispetto alla media Ocse di 489.

Competenze sotto la media. In media, gli alunni italiani di 15 anni ottengono un punteggio in lettura di 476, inferiore alla media Ocse di 487.

Complessivamente, rispetto al 2000 il punteggio è inferiore di 11 punti e di 10 punti rispetto a quello ottenuto nel 2009 e addirittura di 13 punti rispetto alla rilevazione del 2012.

Tuttavia, annota l'Ocse, tra gli studenti più bravi, i maschi superano le femmine di 11 punti. (Avvenire)

Ne parlano anche altre testate

Va un pò meglio in matematica: gli studenti italiani hanno ottenuto un punteggio medio nelle prove di matematica in linea con la media dei paesi OCSE (Italia 487 contro OCSE 489). Prova a fare il test. (Il Mattino)

Meno male che l’Europa doveva diventare l’economia della conoscenza, il faro del sapere globale, come da trattato di Lisbona del 2007. E meno male che dovevamo batterli con la cultura, i cinesi. (Fanpage.it)

Basti pensare che solo 1 su 20 riesce a comprendere un testo dall’argomento non familiare, rispetto alla media Ocse di 1 su 10. La media, per quanto riguarda le superiori, rimane bassa rispetto agli altri paesi ed è peggiorata nel tempo. (greenMe.it)

L’ITALIA SOTTO LA MEDIA OCSE. Gli studenti italiani in lettura ottengono un punteggio di 476, inferiore alla media Ocse (487), collocandosi tra il 23° e il 29° posto tra i Paesi Ocse. L’Italia presenta una percentuale di studenti che raggiunge almeno il livello minimo di competenza in lettura analoga alla percentuale media internazionale. (Lettera43)

Va un po’ meglio in matematica con un punteggio di 487 (ma nel 2015 era 490) a fronte di una media Ocse di 489. La Sardegna (462), invece, ha ottenuto punteggi inferiori alla media nazionale e simili a quelli di Grecia e Turchia. (SardiniaPost)

Preoccupato ma non stupito dai risultati dell'Ocse-Pisa 2018, il ministro per l’Istruzione Lorenzo Fioramonti rilancia chiedendo attenzione e finanziamenti per il sistema. E’ necessario poi che i ragazzi studino il coding, la programmazione informatica: è come una nuova lingua, il nuovo latino. (Corriere della Sera)