L'Ocse lancia l'allarme: gli studenti italiani non sanno più leggere

Leggo.it INTERNO

In Italia, solo il 3% degli studenti sono top performer in scienze mentre la media OCSE arriva al 7% Martedì 3 Dicembre 2019, 15:28.

Il punteggio dell'Italia nella lettura è di 476 contro 487 della media Ocse: un dato stabile rispetto all'ultima rilevazione del 2015 con un punteggio di 485.

SCIENZE, LA BESTIA NERA. Circa il 74% degli studenti in Italia ha raggiunto il Livello 2 o superiore in scienze contro la media OCSE del 78%. (Leggo.it)

Ne parlano anche altri giornali

Meno male che l’Italia di questo vecchio e decadente continente doveva essere la culla e il faro, coi nostri saperi territoriali, i nostri geni poliedrici, la nostra stucchevole retorica sul Paese del Rinascimento. (Fanpage.it)

Prova a fare il test. Hanno partecipato alla prova 11.785 studenti quindicenni italiani, divisi in 550 scuole totali. Va un pò meglio in matematica: gli studenti italiani hanno ottenuto un punteggio medio nelle prove di matematica in linea con la media dei paesi OCSE (Italia 487 contro OCSE 489). (Il Mattino)

Va un po’ meglio in matematica con un punteggio di 487 (ma nel 2015 era 490) a fronte di una media Ocse di 489. La Sardegna (462), invece, ha ottenuto punteggi inferiori alla media nazionale e simili a quelli di Grecia e Turchia. (SardiniaPost)

L’Italia presenta una percentuale di studenti che raggiunge almeno il livello minimo di competenza in lettura analoga alla percentuale media internazionale. L’ITALIA SOTTO LA MEDIA OCSE. Gli studenti italiani in lettura ottengono un punteggio di 476, inferiore alla media Ocse (487), collocandosi tra il 23° e il 29° posto tra i Paesi Ocse. (Lettera43)

La media, per quanto riguarda le superiori, rimane bassa rispetto agli altri paesi ed è peggiorata nel tempo. E 1 su 4 studenti hanno problemi con le basi della lettura perché non riescono a capire di cosa parla un testo di media lunghezza. (greenMe.it)

Preoccupato ma non stupito dai risultati dell'Ocse-Pisa 2018, il ministro per l’Istruzione Lorenzo Fioramonti rilancia chiedendo attenzione e finanziamenti per il sistema. E’ necessario poi che i ragazzi studino il coding, la programmazione informatica: è come una nuova lingua, il nuovo latino. (Corriere della Sera)