Di Maio si pente sui gilet gialli «In Francia voterei Macron» Il M5S sceglie sul 2 per mille- Corriere.it

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Ma il Movimento, prima ancora dei suoi parlamentari, ora dovrà convincere i suoi militanti

Ma il vero quesito della giornata sarà sull’iscrizione del Movimento al registro dei partiti che permette l’accesso al due per mille.

di Emanuele Buzzi. Il M5S sceglie sul 2 per mille.

Il Trattato del Quirinale è una grandissima opportunità per l’Italia e la Francia ma anche per l’Europa, ad esempio sul tema dei migranti». (Roccarainola.net)

Ne parlano anche altre testate

Sul punto Draghi chiarisce bene: «Il trattato aiuta la costruzione di una difesa europea che naturalmente è complementare alla Nato, non è sostitutiva. Per il resto, Francia e Italia si impegneranno a perseguire insieme gli obiettivi comuni della ’Ue (Quotidiano del Sud)

Come ogni intesa internazionale, va collocata nel contesto più generale che l’ha originata, va vista nelle convenienze reciproche dei firmatari, va valutata nelle prospettive che dischiude. Italia e Francia formalizzano i loro rapporti con il Trattato del Quirinale. (ISPI)

I due Paesi si impegnano inoltre a tenere regolarmente “incontri bilaterali istituzionalizzati nel settore della difesa” e del Consiglio italo-francese di Difesa e Sicurezza, organo che riunisce i ministri degli Esteri e della Difesa dei due paesi firmatari dell’accordo del Quirinale. (InsideOver)

Esse promuovono il rafforzamento del coordinamento tra la politica commerciale dell'Unione Europea e gli obiettivi europei di sviluppo sostenibile». Esse sostengono il ruolo trainante dell'Unione Europea nel rafforzamento del multilateralismo commerciale. (Studio Cataldi)

Si sa che l’asse portante degli ultimi trent’anni passava da Parigi a Berlino e che Roma sembrava essere in subordine rispetto alle altre due capitali europee. L’accordo siglato da Draghi e Macron, sotto l’egida di Mattarella, mette in luce un accordo storico tra questi due Paesi fondamentali d’Europa. (Il Domani d'Italia)

Il trattato del Quirinale con la Francia, l’estensione del green pass, il 2 per mille ai partiti. Ora Di Maio, dopo essersi presentato con un programma anti Nato e filorusso e dopo essere stato promotore della politica filocinese del governo Conte, è diventato convinto atlantista ed europeista. (GameGurus)