È il primo tragico caso che avviene in Italia | Una storia da brividi

La Luce di Maria INTERNO

É la cultura della morte, la nuova dottrina della fede, e pare che non ci si possa fare niente

Anche l’Italia, una delle ultime deboli trincee cristiane, almeno un tempo, è arrivato il suicidio libero.

La cultura della morte, avanza a grandi passi, ed è incredibile che nessuno se ne accorga.

Nel nostro Paese, infatti, il suicidio assistito è entrato entra nell’ordinamento italiano con una sentenza della Corte Costituzionale del 25 settembre 2019. (La Luce di Maria)

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Ma un compito cioè potrebbe più adeguatamente essere svolto da un comitato tecnico (medico-legale) che verifichi la sussistenza delle condizioni prescritte. Un comitato di etica potrebbe essere più correttamente essere coinvolto in una consultazione previa alla decisione del paziente» (Il Messaggero)

L’incontro si svolgerà giovedì 25 novembre alle ore 17.30 nell’Auditorium delle libere stelle della Civica scuola di musica Antonia Pozzi, in via Dante 9 a Corsico Corsico (23 novembre 2021) – Il “Nuovo pacchetto economico per le imprese lombarde” mette a disposizione milioni di euro. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Suicidio assistito, primo via libera ad un malato italiano: per il comitato etico dell'Asl delle Marche ci sono le condizioni per un uomo tetraplegico di 43 anni. 242/2019 che indica le condizioni di non punibilità dell'aiuto al suicidio assistito. (Udine Today)

Mi sono anche sentita colpevole perché non l'ho sostenuto abbastanza nella sua battaglia per il fine vita» «Serve formazione - sottolinea Mina Welby - perché i trattamenti ci sono, esistono e i medici devono prepararsi anche ad aiutare le persone a morire dignitosamente». (La Stampa)

E questo, in buona sostanza, perché un Comitato etico non ha avrebbe facoltà giuridica di poter autorizzare un suicidio assistito. E anche per questo non saremmo dinanzi ad un "via libera", mentre le felicitazioni espresse per il "primo ok al suicidio assistito", avrebbero soprattutto natura ideologica (il Giornale)

Secondo l'assessore ci sono delle "questioni tecniche da sciogliere" che fanno sì che la Regione Marche (e quindi l'Asur, Azienda Sanitaria Unica Regionale) non possa intervenire nel caso di Mario, il tetraplegico che ha chiesto accesso al suicidio assistito. (Il Resto del Carlino)