Ombrelloni distanti 3 metri e un'area 'riservata' di 10 metri quadri: le linee guida per le spiagge in Puglia

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Le altre novità rispetto allo scorso anno riguardano l'obbligo di apertura dal primo luglio, invece che dal primo sabato di giugno.

Ombrelloni distanziati minimo 3 metri e 3,4 metri per lato e ogni postazione in spiaggia dovrà avere un'area 'riservata' di 10,2 metri quadri. (BariToday)

Ne parlano anche altri giornali

In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.∙ Per le attività di, i gestori devono attenersi alle Linee guida previste per lo specifico settore. L’assessore ha voluto spiegare i passaggi più restrittivi dell’ordinanza appena uscita che indicano, una distanza tra gli ombrelloni, di 10 mq, salvo diverse indicazione dei PUA Comunali. (Il Messaggero)

E con la nostra ordinanza creiamo le condizioni affinché anche le nostre spiagge libere siano fruibili in serenità e in sicurezza. Le spiagge libere a maggior afflusso e frequentazione saranno anche quest'anno dotate di servizio di salvataggio. (RavennaToday)

Ci abbiamo pensato tutto l’inverno, ma bisogna essere realisti ed accettare questa nuova situazione che ha sicuramente scompaginato tutti i nostri programmi. Vorrà dire che brinderemo più avanti, se ci saranno le condizioni ad agosto oppure rinvieremo la festa al prossimo anno”. (Livingcesenatico)

Prescrizioni meno "rigide" rispetto a quelle dell' Inail che prevede invece una distanza tra ombrelloni di 5 metri. Le nuove misure all'esito della task force Regione e rappresentanti di categoria. (Antenna Sud è un' emittente televisiva che trasmette in Puglia sul canale 13 e in Basilicata sul can)

Dal 25 maggio si riparte anche in Basilicata, mentre gli stabilimenti del litorale laziale potranno ripartire dal 29 maggio. Quanto alle spiagge libere nell'isola si confida sulla responsabilità dei singoli. (Il Messaggero)

"Stiamo predisponendo tutto il necessario ma siamo partiti in ritardo – proseguono – e dunque non è il, caso di precorrere i tempi. Sono piantati ad una distanza, da sempre, anche maggiori di quello che è richiesto nel decreto del Consiglio dei ministri, l’ultimo della fase Due. (LA NAZIONE)