Scissione al Parlamento europeo, con Di Maio anche due eurodeputate M5s. I grillini restano in 5: «Fedeli al mandato»

Open INTERNO

Il nuovo movimento guidato dal ministro degli Esteri già domani dovrebbe avere il primo appuntamento organizzativo, con un’assemblea convocata da Di Maio a cui dovrebbero partecipare tutti i gruppi parlamentari, a cui avrebbero aderito almeno 60 tra senatori e deputati.

Rinnoviamo la fiducia al progetto e ai principi contenuti nel nuovo Statuto, agli attivisti che hanno scelto a stragrande maggioranza la guida di Giuseppe Conte e al nostro Presidente»

Gli effetti della scissione grillina arrivano anche a Strasburgo, dove due eurodeputate elette con il M5s hanno deciso di seguire Luigi Di Maio nella creazione del nuovo partito Italia per il futuro. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Ad aderirvi sono 51 deputati, tutti provenienti dal gruppo M5s tranne uno, Antonio Lombardo, che era stato eletto coi grillini ma poi si era trasferito in Coraggio Italia. Immagino che qualche dipendente sia stato contattato per andare a lavorare nel nuovo gruppo, qualche perdita la avremo anche lì (Il Fatto Quotidiano)

Sono ufficialmente 51 - dopo la comunicazione stamattina in aula del presidente Roberto Fico - i fuoriusciti dai 5 Stelle che con Luigi Di Maio hanno formato il nuovo gruppo 'Insieme per il futuro' a Montecitorio. (Adnkronos)

«Di Maio ha abiurato a 15 anni di Movimento 5 Stelle, rinnegando la rottura del sistema sempre annunciata e mai attuata. LA POLITICA Di Maio, scissione M5S: 60 parlamentari sono con lui «Governo. (ilmattino.it)

L'articolo M5S, Giarrusso “Scissione teatrino penoso” sembra essere il primo su (Sardegna Reporter)

Conte: “Non lascio la guida del Movimento 5 Stelle, sostegno a Draghi non è in discussione” Il leader del Movimento 5 Stelle resta saldamente al suo posto: “Dimettermi? – ha chiesto Conte ai giornalisti presenti fuori dalla sede del partito – Il sostegno a Draghi non è messo in discussione”. (Fanpage.it)

Se Di Maio avesse davvero cercato il pretesto per andarsene, non sarebbe la politica estera (per un ministro degli Esteri) un pretesto sacrosanto? La somiglianza dello strappo di ieri con quello dell’ex delfino berlusconiano Alfano nell’autunno 2013 è impressionante. (L'HuffPost)