Congo, sindaco Limbiate: «Luca Attanasio un eterno ragazzo, dico addio a un amico»

Il Messaggero INTERNO

Questo il racconto commosso di Antonio Domenico Romeo, sindaco di Limbiate, provincia di Monza e Brianza, paese d'origine dell'ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo, Luca Attanasio, ucciso in un attacco nell'est del Paese.

Che veniva a mancarmi una persona cara, non ho parole per dire quanto mi dispiaccia, per me era un amico e tutti noi eravamo orgogliosi di avere lui come ambasciatori anche se pochi lo sapevano», aggiunge il primo cittadino mettendo l’accento sull’umiltà che contraddistingueva il Console

«Il primo pensiero?

«Lo conoscevo personalmente da tantissimi anni, un eterno ragazzo, semplice e orgoglioso della sua Limbiate». (Il Messaggero)

Ne parlano anche altre fonti

"In Congo siamo andati in cinque, io, mio figlio Luca, Cinzia Bauzone di Riccione e due medici di Bologna Probabilmente erano al corrente del nostro passaggio, per fortuna con noi c’era padre Marcel, prete congolese, che ha un po’ sedato gli animi". (il Resto del Carlino)

"Un carabiniere che, terminati gli intensi momenti di addestramento, continuava la sua attività andando in palestra nel pomeriggio. "Lo ricordo come una persona che era diventata importante punto di riferimento per i colleghi, cui stava vicino nei momenti di difficoltà. (Telefriuli)

Ma Kinshasa smentisceUn aereo ha riportato a Roma le salme dell'ambasciatore, Luca Attanasio, e del carabiniere, Vittorio Iacovacci, uccisi l'altro ieri insieme al loro autista, Mustapha Mi (La Verità)

"Eravamo un gruppo bellissimo, studiavamo insieme e non ci siamo mai persi di vista. «Eravamo all’asilo insieme, ci siamo ritrovati all’università e ci siamo laureati nello stesso giorno", racconta ancora sotto choc, il giorno dopo. (IL GIORNO)

Con RaiPlay Sound possiamo ripetere il successo di RaiPlay. Ci sarà poi la possibilità di ascoltare la diretta dei 12 canali Rai Radio e di navigare i palinsesti, riascoltando i programmi già andati in onda. (LaPresse)

I Ros ieri hanno recuperato anche la sua pistola, che sarà sottoposta ad analisi. Faceva parte del gruppo di sette persone sulle due auto del convoglio, ma è riuscito a salvarsi come in un film. (La Stampa)