**Turismo: Draghi 'testimonial' per l'Italia, attesa ordinanza Speranza su green pass** (2)

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"Io sono ragionevolmente fiducioso che la misura in tempi brevi possa essere rivista positivamente", ha detto Garavaglia in conferenza stampa

Se l'Italia tornerà ad 'aprire' agli stranieri, il limite delle 22 sarà brandito con enfasi ancor maggiore dalla Lega, bollato come un grosso limite per far decollare le prenotazioni.

La questione resta sul tavolo e verrà affrontata la settimana prossima dalla cabina di regia sulle misure anti-Covid presieduta dal presidente del Consiglio. (LiberoQuotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Questa possibilità, secondo Bruxelles, potrebbe essere estesa anche ai vaccinati con un preparato approvato nell’elenco degli usi di emergenza dell’Oms. Von der Leyen: "È tempo di rilanciare il turismo nell'Ue". (Sky Tg24 )

«Prenotate le vacanze in Italia, siamo impazienti di accogliervi», dice il premier Mario Draghi durante la conferenza stampa convocata a conclusione del G20 con i ministri del Turismo. «Non ho dubbi – ha detto Draghi – che in Italia il turismo si riprenderà e sarà forte come prima, ancora più forte (Pickline)

In conclusione del G20 con i ministri del Turismo, il premier Mario Draghi, ha parlato in conferenza stampa: "A partire dalla seconda metà di giugno sarà pronto il Green pass europeo. Nell'attesa il governo italiano ha introdotto un pass verde nazionale, che entrerà in vigore a partire dalla seconda metà di maggio. (Tutto Napoli)

Una volta adottata dal Consiglio, spetterà agli stati membri di attuare le misure indicate e il consiglio rivedrà e aggiornerà la lista dei paesi esentati dalle restrizioni sui viaggi turistici ogni due settimane (Wired.it)

Durante la conferenza stampa, il premier ha fatto il punto della situazione, specificando che il paese è pronto ad accogliere nuovamente i turisti. La pandemia ci ha costretto a chiuderci, ma l’Italia è pronta a ridare il benvenuto al mondo”. (Ticinonews.ch)

L'attuale limite di 25 casi è "estremamente severo" e venne deciso "solo perché era la media di allora", spiega un alto funzionario Ue. In questi casi, gli Stati membri "potrebbero chiedere ulteriori test all'arrivo". (Adnkronos)