L'Italia è arancione, ma metà Piemonte rimane in rosso

La Stampa INTERNO

In Piemonte si deciderà oggi per quanto tempo mantenere ancora il semaforo con la luce rossa accesa.

Una promozione che spetterebbe ad Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Bolzano, Trento e Umbria.

Che ribadita la fiducia piena a Speranza ha però cominciato a tendere più l’orecchio verso i malumori della piazza

In tutto 25 milioni di italiani che da lunedì usciranno dalla quarantena anche se qua e là qualche chiazza rossa permane. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ieri ha confermato per la nostra regione il declassamento a partire da lunedì, ma ha anche segnalato che in due province l’incidenza è ancora sopra la soglia di allerta. (Cronaca Qui)

La conferma è arrivata oggi durante la riunione convocata dalla Regione con gli epidemiologi e gli esperti dell’Unità di crisi. La relazione è stata già trasmessa dalla Regione al ministro della Salute Roberto Speranza. (Quotidiano Piemontese)

In sostanza, da inizio epidemia è come se fosse sparito il comune di Lanzo Torinese. I ricoverati in altri reparti sono 3.633 (-73 rispetto a ieri) (TorinoToday)

Contrariamente a quanto previsto per il resto del territorio regionale le due province rimarranno rosse. Le province di Torino e Cuneo rimangono in zona rossa. Tuttavia il Ministro della Salute Roberto Speranza ha segnalato che nelle province di Torino e Cuneo l’incidenza della pandemia è ancora troppo elevata. (http://www.lagendanews.com)

Lo riporta una nota dell’amministrazione regionale del Piemonte Milano, 10 apr. (LaPresse)

Ecco quindi cosa cambia nelle province di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, da lunedì 12 aprile. In due province, però, l’incidenza è ancora sopra la soglia di allerta. (IdeaWebTv)