Terremoto in Turchia e Siria, oltre 4.800 morti

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A più di 24 ore dalle violentissime scosse di terremoto che hanno colpito una vasta area al confine tra la Turchia e la Siria il bilancio delle vittime si è aggravato durante la notte, man mano che i soccorsi si sono fatti strada tra le macerie. Oltre 4.800 le persone rimaste uccise fino a questo momento tra i due paesi, 2.921 delle quali nella sola Turchia, mentre i feriti sono più di 20mila secondo i dati ufficiali diffusi dalle autorità. (La Gazzetta dello Sport)

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Il dato porta il bilancio provvisorio complessivo delle vittime del sisma a 4.365: le autorità siriane che da parte loro hanno contato finora 1.444 morti. Un esperto turco, l’ingegnere geofisico Övgün Ahmet Ercan, afferma che il sisma la potenza di 130 bombe atomiche. (Open)

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Sono 3.432 i morti accertati in Turchia, 1.597 quelli in Siria. Cifre che sono destinati a crescere drammaticamente: l’Oms ritiene che potrebbero essere state colpite dal terremoto nel complesso 23 milioni di persone, di cui 1,4 milioni di bambini. (Open)

“Questa è una crisi che va ad aggiungersi a molteplici crisi nella regione colpita“, ha affermato durante la riunione del consiglio dell’organizzazione a Ginevra, “in tutta la Siria, i bisogni sono sempre più alti, dopo quasi 12 anni di crisi prolungata e complessa, mentre i finanziamenti umanitari continuano a diminuire” Secondo la stima dell'Organizzazione mondiale della Sanità tra loro anche 1,4 milioni i bambini. (LaPresse)