Terrorismo, fornivano documenti falsi a "foreign fighters": 7 arresti in Lombardia - Pupia.tv

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Sono sette cittadini dell’est europeo gravemente indiziati di far parte di un’organizzazione transnazionale dedita al traffico di documenti falsi.

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Il ceceno sarebbe stato a capo per anni di una centrale di documenti falsi smistati in tutta Europa.

Sono accusate di aver procurato migliaia di documenti falsi, anche per terroristi e foreign fighters, sette persone arrestate dalla Polizia a Milano e in altre città della Lombardia (PUPIA)

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Non è provato che il gruppo abbia fornito il documento all’attentatore, ma la banda avrebbe garantito documenti falsi a una quindicina di terroristi e ne avrebbe smerciati un migliaio. Il ceceno sarebbe stato a capo per anni di una centrale di documenti falsi smistati in tutta Europa. (brevenews.)

Non è provato che il gruppo di Arsimekov abbia fornito il documento all'attentatore, ma la banda avrebbe dato documenti falsi a una quindicina di terroristi e ne avrebbe smerciati un migliaio. Sono sette cittadini dell'est europeo gravemente indiziati di far parte di un'organizzazione transnazionale dedita al traffico di documenti falsi. (WelfareNetwork)

Si tratta di un cittadino russo di etnia cecena e sei cittadini ucraini, appartenenti a un'organizzazione transnazionale specializzata nel traffico di documenti falsi e contraffatti in area Schengen e in area balcanica. (WelfareNetwork)

Le misure sono arrivate al termine di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) e Antiterrorismo della Procura di Milano e condotta dalla Digos in sinergia con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione Sono tutti cittadini dell’est europeo gravemente indiziati di far parte di un’organizzazione transnazionale dedita al traffico di documenti falsi. (OggiNotizie)

di Milano – Sezione Antiterrorismo, in collaborazione con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Esterno e con il personale dell’ECTC – European Counter Terrorism Centre di EUROPOL, al termine di un’attività investigativa coordinata dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano dr. (Osservatore Meneghino)

Il sospetto, ancora da provare, è che proprio l’intermediario di Varese fosse in contatto diretto con l’attentatore o che in qualche modo lo abbia sostenuto nell’attività criminale. Sarebbe stato lui a capo per anni di una centrale di documenti falsi smistati in tutta Europa e realizzati in Ucraina (Il Sole 24 ORE)