È il World Pasta Day, l'alimento preferito dagli sportivi: 5 motivi per cui non può mancare nella tua dieta

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Gazzetta dello Sport ECONOMIA

La pastasciutta è stato il simbolo del nostro 2021 pieno di successi.

È infatti il giorno della 23esima edizione della festa internazionale dedicata alla pasta, uno degli alimenti più amati in tutte le nazioni, ma che resta sempre profondamente italiano

La frase che Leonardo Bonucci ha tirato fuori la sera in cui abbiamo vinto gli Europei di Calcio ("Ne dovete mangiare ancora di pastasciutta") è diventata virale, un vero e proprio slogan che non possiamo non ricordare oggi, 25 ottobre, che si celebra in tutto il mondo il World Pasta Day . (La Gazzetta dello Sport)

Su altri giornali

Un appuntamento che celebra insieme al piatto simbolo della nostra tradizione gastronomica anche la dieta mediterranea dichiarata nel 2010 dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Ottobre 2021, 08:02 (Leggo.it)

Si tiene in questo giorno il World Pasta Day, ideato dai produttori di pasta per promuoverne il consumo. Ma ecco due ricette tutte piemontesi che celebrano la pasta. (Radiogold)

Può sembrare poco, ma fare dei piccoli cambiamenti in alcune operazioni frequenti, come cuocere la pasta, può fare davvero la differenza. È perfetta per chi ha poco tempo a pranzo, per chi non vuole fare spese inutili e per chi desidera ridurre i propri consumi anche a fini ambientali. (Proiezioni di Borsa)

L’Italia resta il punto di riferimento per la produzione (3,9 milioni di tonnellate), con un export da 2,4 milioni di tonnellate. In Italia consumi per 23 chilogrammi all’anno pro capite. Negli ultimi dieci anni (2010-2020) la produzione di pasta è aumentata da 9 a 17 milioni di tonnellate annue. (Corriere della Sera)

Per la giornata mondiale dedicata alla pasta, RomaToday ha selezionato alcune delle migliori da provare a Roma. Le pappardelle al ragù di Roma Beer Company a Marino. (RomaToday)

L’aumento del costo del grano duro su scala internazionale va inserito nel contesto generalizzato del rincaro dei costi delle materie prime e del calo di produzione del Canada, primo nostro fornitore estero. (Sicilia Economia)