Ue riapre le frontiere, preoccupa il sì alla Cina

epochtimes.it ESTERI

Di conseguenza, il criterio ‘epidemiologico’ sul quale si basa l’Unione Europea per riaprire le frontiere con la Cina è verosimilmente falsato dalla mancanza di trasparenza da parte del regime comunista cinese.

La Cina è infatti il Paese dal quale origina il nuovo coronavirus (non a caso Epoch Times lo ha fin da subito ribattezzato come il ‘virus del Pcc’).

L’elenco dei Paesi ‘sicuri’ non è definitivo, ma verrà aggiornato ogni 14 giorni in base ai dati sulla diffusione del virus. (epochtimes.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per ora fuori, oltre a Usa, Russia e Brasile restano anche India e Israele. La lista di paesi concordata andrà comunque aggiornata ogni quindici giorni considerando l’evoluzione della pandemia. (America Oggi)

L’Italia continua a mantenere la quarantena per le persone che provengono da questi paesi. Tutti gli Stati membri dovrebbero, se possibile, coordinarsi e non decidere unilateralmente di aprire le loro frontiere a uno Stato non membro se gli altri Stati membri non hanno deciso di farlo. (Assolombarda)

– Dal 17 Marzo 2020 le frontiere europee con Paesi Terzi sono rimaste chiuse, tuttavia da oggi, 1 Luglio 2020, verranno riaperte a 15 Paesi con condizione di reciprocità, tra cui la Cina. Vengono esclusi Brasile,Russia,India,Turchia, Israele e USA, in quanto i contagi da Coronavirus continuano a salire. (ilMetropolitano.it)

Le frontiere esterne restano chiuse per Paesi importanti con cui ci sono stretti legami, a partire dagli Usa, ma anche il Brasile, la Russia e l’India, poiché In questi Stai la situazione relativa alla Covid-19 è peggiore di quella dell’Unione. (Corriere dell'Umbria)

L’Unione Europea ha riaperto le frontiere per i viaggi, dopo la chiusura dei confini esterni a causa del coronavirus. L’elenco dei paesi. L’elenco stilato a Bruxelles permetterebbe ai cittadini dei paesi indicati di viaggiare in Europa e nell’area di Schengen. (Notizie.it )

(Ultimo aggiornamento: ore 10.40 del 1° luglio) L’impegno preso da ciascun Governo, compreso quello italiano, è vincolante, anche se i 27 Paesi saranno chiamati a confermare la lista ogni 2 settimane. (FIRSTonline)