Razzismo e odio in Rete, le aziende che boicottano Facebook da Coca Cola a Starbucks. FOTO

Sky Tg24 ECONOMIA

Lo riferisce Bloomberg citando una persona a conoscenza dei fatti.

Secondo la fonte, tuttavia, la decisione di Microsoft riguarda soltanto il posizionamento degli spot accanto a un certo tipo di contenuti e non rappresenta una presa di posizione contro le politiche di Facebook

Stando alla fonte, Microsoft avrebbe messo in pausa gli spot in Usa già dal mese di maggio, per poi estendere la misura a livello globale. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altre testate

Uno dei tweet del presidente Trump, segnalati d Twitter. L’avvento dei social ha cambiato profondamente lo scenario mediatico e l’unica cosa certa è che non si può restare con un sistema di norme disegnato prima della rivoluzione digitale. (Tiscali.it)

Oltre a questi big hanno aderito a #StopHateForProfit decine di marchi Usa, di piccole aziende locali e inserzionisti "minori". Zuckerberg, negli scorsi giorni, aveva provato a limitare i danni ma sono già un centinaio gli inserzionisti che si sono tirati indietro. (Ticinonline)

Le altre aziende. Queste preoccupazioni sono condivise da molte delle aziende che hanno deciso di partecipare al boicottaggio. Oltre 150 aziende si sono unite alla campagna Stop Hate For Profits, nata per contrastare l’odio in rete, e hanno rimosso le proprie inserzioni pubblicitarie dal social. (Sky Tg24 )

Microsoft ha sospeso la sua pubblicità su Facebook e Instagram negli Stati Uniti a maggio e recentemente ha esteso il provvedimento a livello globale. Il risultato - scrive Axios - è comunque che un altro grande inserzionista in questo momento non sta rimpinguando le casse della piattaforma social. (L'HuffPost)

Lo ha fatto a partire dal mese di maggio per quanto riguarda le campagne di advertising destinate agli Stati Uniti scegliendo poi di ampliare la portata della decisione a tutto il mondo. Sulla base di preoccupazioni che abbiamo manifestato in maggio, abbiamo sospeso tutta la spesa su Facebook e Instagram negli Stati Uniti, facendo poi lo stesso a livello mondiale. (Punto Informatico)

A rivelare la notizia è stato Axios che ha citato una chat interna in cui il responsabile marketing dell’azienda Chris Capossela annunciava l’interruzione a partire dallo scorso maggio. Nel 2019 Microsoft aveva investito 116 milioni di dollari in pubblicità su Facebook e Instagram. (Corriere della Sera)