Confermato l'arresto per il nonno di Eitan

Corriere del Ticino INTERNO

I giudici (Gerli-Alonge-Cucciniello) hanno depositato poco fa il dispositivo con cui confermano il provvedimento del gip di Pavia Pasquale Villani e respingono il ricorso della difesa.

Ordinanza che ha dato origine a un mandato d’arresto internazionale, allo stato non eseguito.

La difesa di Peleg, col legale Paolo Sevesi, per ora preferisce non commentare e si riserva di farlo dopo che avrà letto le motivazioni e potrà valutare anche se fare ricorso in Cassazione. (Corriere del Ticino)

Su altri giornali

Adesso anche il Tribunale del Riesame di Milano ha confermato la richiesta d'arresto per il 58enne, ex colonnello dell'esercito israeliano in pensione Un blitz per il quale il gip di Pavia, su richiesta della Procura, ha chiesto la misura cautelare in carcere per il nonno e il complice, aprendo così alla procedura per la misura del mandato d'arresto internazionale. (Rai News)

Caso Eitan, il tribunale del Riesame conferma il mandato di arresto internazionale per il nonno. (La Repubblica)

APPROFONDIMENTI LA SENTENZA Eitan, i giudici israeliani: «Deve ritornare in Italia dalla. PAVIA Eitan, mandato di cattura internazionale per il nonno Shmuel Peleg:. I giudici del Tribunale del Riesame di Milano confermano: il nonno materno di Eitan va arrestato per sequestro di persona e trattenimento di minore all'estero, nel caso specifico Israele. (Il Mattino)

Gli avvocati del nonno accusano la procura di Pavia per il comunicato stampa sul mandato di arresto di Shmuel Peleg: 'Cose gravissime'. MILANO. Tutto questo può passare sotto silenzio - conclude il difensore - e se un giornalista televisivo osa fare domande che insinuano dubbi, questo deve essere imbavagliato". (La Provincia Pavese)

Nel frattempo, il bimbo è ancora in Israele con la zia, dopo due decisioni favorevoli da parte dei giudici israeliani, e i legali israeliani dei nonni hanno presentato ricorso alla Corte Suprema La decisione dei giudici. (Sky Tg24)

La vendita di stupefacenti non si sarebbe fermata nemmeno quando la circolazione delle persone era limitata in ragione delle misure di contenimento per la pandemia da Covid-19 “Gli indagati sarebbero responsabili di centinaia di cessioni di cocaina, hashish e marijuana nella zona della Vucciria” spiega il Capitano Aniello Falco. (LaPresse)