Il Papa: «L'antisemitismo è una miccia che va spenta»

Diocesi di MIlano ESTERI

È una miccia che va spenta.

Ci fa bene stare in adorazione davanti all’Eucaristia per contemplare la fragilità di Dio – il consiglio finale -

«Penso alla minaccia dell’antisemitismo, che ancora serpeggia in Europa e altrove – l’esempio scelto dal Papa -.

È il momento culminante delle sette ore passate da papa Francesco a Budapest, prima tappa del suo 34° viaggio apostolico che al termine della Messa lo ha portato in Slovacchia (Diocesi di MIlano)

Ne parlano anche altri giornali

”Ci fa bene stare in adorazione davanti all’Eucaristia per contemplare la fragilità di Dio”, il consiglio finale: “Dedichiamo tempo all’adorazione “Penso alla minaccia dell’antisemitismo, che ancora serpeggia in Europa e altrove”, l’esempio scelto dal Papa: “È una miccia che va spenta. (Toscanaoggi.it)

L’incontro cade tra le due festività ebraiche di Rosh Hashanah (il capodanno) e dello Yom Kippur Ma il miglior modo per disinnescarla è lavorare in positivo insieme, è promuovere la fraternità». (Corriere TV)

Penso che le parole pronunciate dal Santo Padre alla fine della Messa in ungherese hanno toccato nel profondo tutti. Alla fine della Messa, le parole pronunciate dal Santo Padre in ungherese per ringraziare le autorità civili, religiosi hanno riscaldato il cuore di tutti. (Servizio Informazione Religiosa)

«Solo stando dalla parte dei più deboli usciremo davvero tutti dalla pandemia». Oggi papa Francesco è nel cuore dell’Europa - e del nazionalismo - per incoraggiare alla solidarietà in tempi di crisi internazionali e questioni migratorie. (La Stampa)

L’antagonismo che non c’è. Quella del Papa è stata una visita breve ma intensa. Era dal lontano 1938 che la capitale ungherese non ospitava il Congresso Eucaristico Internazionale, che è uno degli appuntamenti più sentiti e importanti del cristianesimo mondiale, e non è un caso che l’edizione appena conclusa sia stata organizzata qui. (InsideOver)

Condanna antisemitismo e invita a uscire dalla pandemia senza pensare solo a se stessi dal nostro inviato Paolo Rodari. Francesco in Slovacchia scherza sulla sua salute, due mesi dopo il ricovero al Gemelli. (la Repubblica)