Bibbiano, il ruolo di Foti. Tortorella: «Travestiti da lupo per convincere i bambini a denunciare abusi inesistenti»

Orwell INTERNO

D’altra parte i bambini affidati alle case-famiglia sono lo strumento che alimenta un business di cui il cittadino non ha reale percezione.

Dice: «Se poi i magistrati abdicano al proprio ruolo e si fanno suggestionare dagli psicologi, non è un problema mio.

Terza e ultima parte dell’intervista al giornalista Maurizio Tortorella, autore del libro “Bibbiano e dintorni” (Paesi edizioni).

Alcuni lo vedono come un guru, un genio della materia (come, per esempio, il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti). (Orwell)

Su altri giornali

La riprova “di ciò che di sadico e tremendo la bambina aveva vissuto in passato, ormai in parte dimenticato”. A Bibbiano gli psicologi di Claudio Foti effettuavano esorcismi sui bambini per convincerli di a confessare di aver subito abusi mai avvenuti. (ilGiornale.it)

La donna viene dipinta dalla Procura come il vero deus ex machina del presunto sistema di affidi illeciti. Anghinolfi e le assistenti sociali indagate non esitano a far sottoporre ragazzine poco più che bambine a trattamenti sanitari invasivi, consistenti in visite ginecologiche, contro la loro volontà, per dimostrare gli abusi subiti. (Corriere della Sera)

Inoltre sempre la Aghinolfi e Monopoli hanno sostenuto che nella casa paterna c’era cibo avariato, circostanza non vera. Si è conclusa da poco l’indagine denominata Angeli e Demoni sul sistema degli affidi del Servizio Sociale della Val d’Enza. (UniversoMamma)

Da oggi, infatti, Foti torna a piede libero a seguito della scadenza della misura dell’obbligo di dimora a Pinerolo (Torino), disposta per lui dal Riesame dopo un periodo agli arresti domiciliari. Ora il consulente della Procura contesta a Foti che gli abusi non erano certificati da una sentenza in giudicato. (il Resto del Carlino)

Sia Corriere che Repubblica, che il Fatto, che la Stampa si focalizzano sulla divulgazione delle motivazioni del provvedimento della Corte di Cassazione di due mesi fa che annullava le misure cautelari a carico del sindaco di Bibbiano, ponendo in secondo piano la chiusura delle indagini della Procura di Reggio Emilia. (Elzeviro)

"Mi hanno riferito – commenta Paola Pellinghelli – che usavano il nome di mio figlio Tommaso per terrorizzare gli altri operatori dei servizi sociali e fare quello che chiedevano. Vorrei che mi lasciassero in pace, che lasciassero in pace finalmente mio figlio. (La Repubblica)