Ddl Zan, Mario Adinolfi: "E' morto, nessuna possibilità che venga approvato"

Adnkronos INTERNO

"Io lo dico da mesi, irriso dalle varie forze a favore del ddl Zan che il ddl Zan, stante l'attuale quadro politico, è morto.

Il ddl Zan "è un provvedimento che interessa un piccolo segmento della maggioranza di governo, che rischia di mettere in condizione il governo di non andare avanti nel momento più delicato della storia del paese", puntualizza Adinolfi

A dirlo all'Adnkronos è Mario Adinolfi, commentando lo sblocco della calendarizzazione in Senato del ddl Zan contro l'omotransfobia, e le polemiche sul relatore della Lega Andrea Ostellari. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La prossima settimana partirà la discussione che, poi, porterà il testo (già approvato alla Camera lo scorso novembre, in prima lettura) per la votazione finale al Senato. (neXt Quotidiano)

In quasi ognuna delle parole dell’articolo 1 per esempio si passa a interpretazioni diverse, difformi e qualche volta anche contraddittorie. Sulla questione però la Senatrice Paola Binetti del gruppo FIBP-UDC non ha dubbi: per dire NO alla violenza le leggi esistono già, non è necessario dunque aggiungere ulteriori norme. (Radio Radio)

Solo in pochi hanno messo in luce che – per quanto sia importante l’inserimento nel calendario – il ddl Zan ha davanti un percorso potenzialmente ancora molto travagliato. Che cosa può succedere ora che il ddl Zan ha un relatore leghista. (Pagella Politica)

Ddl Zan, cosa prevede e cosa ne pensano gli italiani sui social - Ultima modifica: da Che cos’è il DdL ZAN. Cos’è il DdL Zan? (Digitalic)

Cosa prevede il ddl Zan? Don Mirco Bianchi fuori strada con la Festa della Mamma. Dunque, siamo su binari diversi rispetto al gioco sul ddl Zan di cui vi abbiamo parlato in giornata con un altro articolo. (Bufale.net)

Se Fedez non gli avesse dedicato le sue attenzioni, forse di Ostellari non si sarebbe parlato così tanto “Raccontava la politica con il suo stile - spiega oggi il senatore al Gornale.it - e alla Lega spesso riservava critiche molto aspre. (il Giornale)