Il mondo si mobilita per i soccorsi e gli aiuti in Turchia e Siria dopo il terremoto

L'HuffPost INTERNO

Una mobilitazione generale, che vede il coinvolgimento di ingegneri, soldati, vigili del fuoco, medici e paramedici e perfino cani addestrati al soccorso e alla ricerca. Arrivano da tutto il mondo uomini e mezzi per il primo soccorso delle popolazioni colpite in Turchia e in Siria dal devastante terremoto magnitudo 7.8 di ieri notte. Una corsa contro il tempo. Mentre si susseguono le scosse di assestamento, diverse centinaia da ieri, nel rigido inverno dell'area colpita ogni minuto può essere vitale per riuscire a soccorrere i cittadini intrappolati tra le macerie. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri media

Si chiama Angelo Zen il cittadino italiano che risulta disperso in Turchia dopo il devastante terremoto di domenica notte. Zen ha 60 anni ed è un imprenditore residente a Martellago (Venezia), ma originario di Saronno. (Il Fatto Quotidiano)

(LaPresse) – E’ di oltre 8mila morti l’ultimo bilancio del terremoto che ha colpito la zona di confine fra Turchia e Siria. In Siria, secondo quanto reso noto dai Caschi bianchi e riportato da Al Jazeera, i morti nella zona del nord-ovest controllata dall’opposizione al presidente Assad sarebbero almeno 1.280 mentre nelle aree sotto il controllo del governo siriano le autorità hanno confermato 1. (LaPresse)

Nel Paese è infatti in corso una guerra civile che dura da 12 anni e ha prodotto 300mila morti, 10 milioni di profughi e una povertà devastante che colpisce l’80% della popolazione, con diverse aree – oggi sferzate dal maltempo invernale – carenti di infrastrutture energetiche e con difficile accesso all’acqua potabile. (Banca Etica)

Scosse di assestamento, temperature gelide, strade danneggiate e mancanza di un piano efficace per affrontare le emergenze stanno ostacolando i soccorsi e la crisi umanitaria innescata dal terremoto di magnitudo 7,8 di lunedì nel sud della Turchia e nel nord della Siria, che ha ucciso almeno 8.000 persone (vittime accertate) e lasciato altre 380.000 senza casa nella sola Turchia. (Today.it)

Forniture mediche e 110 persone per aiutare nei soccorsi. Una squadra di soccorritori sudcoreani è arrivata all’aeroporto di Gaziantep, nel sud-est della Turchia, per aiutare con i soccorsi dopo il catastrofico terremoto che ha ucciso migliaia di persone. (LaPresse)

(LaPresse/AP) – Il bilancio delle vittime del terremoto nel sud della Turchia e nel nord della Siria è salito a oltre 9.400 persone. Mercoledì le autorità turche hanno aggiornato il bilancio delle vittime del Paese a 6.957. (LaPresse)