Carlo Calenda, Sallusti: "Curiosa macchietta, fuori dai salotti-chic non è nessuno"

Liberoquotidiano.it INTERNO

Chi sostiene di aver scoperto il terzo ci sta solo prendendo per i fondelli.

Fuori dal centro di Roma e dai salotti chic disseminati su e giù per l'Italia Calenda è uno sconosciuto, una curiosa macchietta frutto della fantasia tutta italiana di sfornare personaggi improbabili e farli passare per statisti.

Al confronto Renzi pare un gigante”. Calenda è uno abituato a usare tutti e tutto come un taxi. (Liberoquotidiano.it)

Su altri giornali

L'ex ministro ascritto, e ascrittosi, per mancanza di prove nella coalizione di centrosinistra in realtà di prove di quale sia la sua zona politica davvero ne ha date diverse Calenda potrebbe dire la stessa cosa: sono fatto così. (L'HuffPost)

Sicuramente avere più collegi uninominali da dividersi potrebbe essere accolto bene all’interno del partito, perché cade il rapporto 70%/30% che era una clausola dell’accordo con Carlo Calenda. Lorenzo Pregliasco, che contraccolpo avrà sul Pd la rottura con Azione? (L'HuffPost)

La manovra di Carlo Calenda e del suo partito Azione, che a pochi giorni dalla firma dell'accordo con il Partito Democratico si è chiamato fuori dalla coalizione di centrosinistra, fa parte di questi fattori. (Today.it)

E così, nella mattinata di martedì 9 agosto, ecco un attivissimo Renzi: interviste al Messaggero, comparsate in tv, insomma presenza martellante. Il Terzo polo è un'occasione straordinaria, se c'è il Terzo polo cambia il Paese e se c'è il Terzo polo Draghi può tornare a palazzo Chigi. (Liberoquotidiano.it)

Numeri peraltro confermati dagli ultimi sondaggi, che quotano un polo di Centro con Renzi e Calenda insieme dal 7 al 10%. L’ipotesi della nascita di un terzo polo sembrava essere definitivamente sfumata dopo la stipula del patto elettorale tra Enrico Letta e Carlo Calenda, che di fatto consegnava il potenziale azionista di maggioranza dei centristi (Calenda) al centrosinistra. (Nicola Porro)

Una mazzata per Meloni e Salvini: come cambiano le cifre. Oltre al Pd, a pagare un caro prezzo è Azione. Già - mette le mani vanti - era "difficile la rimonta sul centrodestra con Calenda, figurarsi senza Azione". (Liberoquotidiano.it)