Elezioni, Della Vedova: “Calenda poco serio, ci rivedremo con Letta”

LaPresse INTERNO

La precisione millimetrica non è della politica ma quello che sarebbe successo lo sapevamo, era già tutto scritto.

Abbiamo alzato l’asticella e se Letta non avesse dato seguito alle nostre richieste ce ne saremmo andati.

Non abbiamo detto a Letta che noi ci stiamo solo se siamo gli unici alleati, non l’abbiamo detto

Ci rivedremo con Letta per capire, a partire da quel patto nei suoi termini politici ed elettorali, cosa dobbiamo fare. (LaPresse)

Ne parlano anche altre testate

Calenda potrebbe dire la stessa cosa: sono fatto così. Sono fatto così, disse lo scorpione alla rana, dopo averla morsa e decretando la fine di entrambi. (L'HuffPost)

Il Terzo polo è un'occasione straordinaria, se c'è il Terzo polo cambia il Paese e se c'è il Terzo polo Draghi può tornare a palazzo Chigi. Ad Omnibus, su La7, mette nel mirino il nemico di sempre, Enrico Letta, l'uomo del "stai sereno". (Liberoquotidiano.it)

Coalizione troppo ristretta per poter pensare a una scalata. Già - mette le mani vanti - era "difficile la rimonta sul centrodestra con Calenda, figurarsi senza Azione". (Liberoquotidiano.it)

Ma alla fine il conto potrebbe essere comunque non molto distante, considerato il fatto che i collegi che quasi sicuramente garantiranno un’elezione sicura non sono tanti Sicuramente avere più collegi uninominali da dividersi potrebbe essere accolto bene all’interno del partito, perché cade il rapporto 70%/30% che era una clausola dell’accordo con Carlo Calenda. (L'HuffPost)

Fuori dal centro di Roma e dai salotti chic disseminati su e giù per l'Italia Calenda è uno sconosciuto, una curiosa macchietta frutto della fantasia tutta italiana di sfornare personaggi improbabili e farli passare per statisti. (Liberoquotidiano.it)

L’idea di un polo di Centro moderato, europeista ed atlantista non è in realtà del tutto nuova. L’ipotesi della nascita di un terzo polo sembrava essere definitivamente sfumata dopo la stipula del patto elettorale tra Enrico Letta e Carlo Calenda, che di fatto consegnava il potenziale azionista di maggioranza dei centristi (Calenda) al centrosinistra. (Nicola Porro)