Incendio al porto sotto controllo, ma continuano a bruciare le sostanze all'interno del capannone. Diversi i focolai attivi

Vivere Ancona INTERNO

Continua ancora a bruciare nel primo pomeriggio il capannone, così come continua l'opera di spegnimento dei capannoni in zona porto.

Al momento sono rimasti diversi focolai attivi all'interno del capannone.

Una rappresentanza dei Vigili del fuoco ha riferito - stando alla Prefettura- che l’incendio è sotto controllo, ma continuano ancora a bruciare il materiale all’interno del capannone di 40mila metri quadri di proprietà dell’autorità portuale. (Vivere Ancona)

Su altri giornali

Sono stati presentati ieri dall’Arpam i dati riscontrati da mercoledì mattina nell’aria di Ancona dopo il vasto incendio che ha bruciato un’area di 40mila metri quadrati del porto. Il pm 1 ha avuto un picco la mattina dell’incendio e poi è andato via via abbassandosi. (il Resto del Carlino)

Al via lo svuotamento dell’ex Tubimar. Le analisi faranno luce sulla eventuale presenza di acido cianidrico nell’aria, (i risultati oggi) spiega il direttore generale di Arpam Marche, Giancarlo Marchetti, una eventualità che «ci preoccupa». (Centropagina)

1' di lettura. Ancona 17/09/2020 - Il giorno dopo il grande incendio che ha devastato i capannoni dell'area ex Tubimar, al porto di Ancona si continua a lavorare. I vigili del fuoco hanno spento gli ultimi focolai attivi. (Vivere Ancona)

Secondo le stime effettuate dai pompieri sul posto, l’area interessata dal rogo è di circa 40mila metri quadrati. Nella riunione del Coc, comunque, è emerso quanto segue: • Non ci sono al momento evidenze di sostanze tossicche nell’aria. (QDM Notizie)

I vigili del fuoco circondano l’edificio, gli idranti sparano acqua, si teme il crollo del tetto, che in parte viene giù. I danni. I danni materiali invece sono ingenti, sicuramente superiori ai 50 milioni di euro solo di conseguenze dirette. (Corriere Adriatico)

La visione dei video ripresi dalle telecamere serve dunque per non lasciare nulla al caso. La polizia sta acquisendo tutti i video delle telecamere che si trovano nella zona interessata dall’incendio. (Cronache Maceratesi)