Violentata in Sicilia, il padre sugli stupratori: "Sono bravi ragazzi, mia figlia era ubriaca"

Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo INTERNO

Decide comunque di restare, fidandosi dei ragazzi che continuavano a ripeterle che le altre ragazze sarebbero arrivate.

“Mia figlia era ubriaca“, così il padre della 18enne violentata a Campobello di Mazara, nel Trapanese, giustifica l’aggressione che ha portato l’arresto ieri di quattro giovani protagonisti della vicenda.

Dopo un po’, i giovani confessano alla vittima che in realtà le altre ragazze non sarebbero mai venute. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

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Il giovane, invece, si è presentato con gli altri tre indagati (due erano amici del figlio sin dall’infanzia). Il papà della ragazza, rivolgendosi a quanti hanno commentato duramente sui social le sue dichiarazioni, aggiunge: “Voi non sapete cosa ha significato per me scoprire tutto. (L'HuffPost)

Ai militari, il papà della 18enne avrebbe detto che «mia figlia vi ha raccontato dei fatti non veri. Davanti ai carabinieri di Campobello di Mazara infatti, l’uomo avrebbe minimizzato l’entità delle accuse della figlia ai quattro giovani, che sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo aggravata. (StatoQuotidiano.it)

opo uno dei giovani accusati dello stupro, parla anche il padre della ragazza di 18 anni violentata da un gruppo di amici in una casa di Tre Fontane, a Campobello di Mazara. L'uomo, come ha ricostruito Tp24, quando sua figlia aveva denunciato lo stupro ai Carabinieri, si era poi presentato in caserma con gli stessi accusati, dicendo che sua figlia era ubriaca e che quelli erano "bravi ragazzi". (Tp24)

«Mi hanno raccontato – spiega – la loro versione dei fatti, cioè che non avevano fatto nulla di male a mia figlia, e io ci ho creduto e così mi sono fatto accompagnare dai carabinieri. In un primo momento il padre della ragazza aveva appreso in modo sommario dalla figlia, arrivata a casa a notte fonda, cosa era accaduto. (Alqamah)

Laura Roggero, 44 anni, la figlia del gioielliere di Grinzane Cavour che ha ucciso due dei tre banditi che hanno assaltato il suo negozio, ha ripercorso al Corriere della Sera i drammatici momenti della rapina. (L'HuffPost)

Così, io che ho cercato giustizia, rischio di essere vittima due volte» Succede così quando ci si innamora da giovani, succede così quando hai anche una educazione che ti porta a essere paziente, ad accettare molti atteggiamenti per tenere insieme la famiglia». (Il Messaggero)