Civil War, la recensione: la guerra civile in America nello sconvolgente film di Alex Garland

Civil War, la recensione: la guerra civile in America nello sconvolgente film di Alex Garland

Questo momento è indicativo del film nel suo complesso, un'opera robusta e ben girata che presenta uno scenario spaventoso e colpevolmente intrigante, anche se poi rifiuta di esplorarlo. Quello che sappiamo è che in un momento non distante dal nostro presente, un presidente – l'archetipico uomo forte interpretato da Nick Offerman, paragonato a dittatori come Pol Pot e Ceaușescu – si sta impadronendo del potere. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri media

Weekend decisamente moscio al box-office americano: non è il peggiore di questa prima parte dell’anno, ma con soli 63 milioni di dollari di incassi è uno dei peggiori. (BadTaste.it Cinema)

CANDIDATI PER QUESTO LAVORO » SEDE DI LAVORO: Perugia (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il film di Garland conferma il primo posto al box office statunitense. Un buonissimo risultato al di là delle considerevoli differenze tra incassi oltreoceano e internazionali (Sentieri Selvaggi)

La guerra civile americana di Garland, le perfide letterine tra Olivia Colman e Jessie Buckley e altri 8 film al cinema o in streaming

Civil War, il tesissimo dramma di Alex Garland sui fotoreporter che documentano la caduta degli Stati Uniti, si conclude alla Casa Bianca. Le "Forze Occidentali" del Texas e della California hanno avuto successo e il governo in carica, guidato dal presidente fascista e senza nome interpretato da Nick Offerman, è praticamente crollato. (GQ Italia)

Obiettivo del corso è far acquisire agli allievi conoscenze e competenze relative all’approntamento della macchina Fresa CNC, ai principali materiali utilizzati e alle loro caratteristiche tecnologiche, alle specifiche tecniche e modalità di impiego degli utensili per le lavorazioni meccaniche. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Al contrario, scava nella panic room delle paure americane, mette a soqquadro la sensibilità comune, provoca e turba, è una cicatrice aperta sull’attualità, una lezione sul potere degenerato, sull’odio, il caos, l’egoismo collettivo, le guerre insulse pilotate come un videogame. (Corriere della Sera)