Beirut: presidente libanese, barricate o escalation non portano a soluzione

LaPresse ESTERI

Così il presidente del Libano, Michel Aoun, citato dai media.

(LaPresse) – “La strada non è il luogo dell’obiezione, e l’erezione di barricate o l’escalation di posizioni non portano la soluzione”.

“Non c’è materia che non abbia soluzione, e la soluzione è solo dentro le istituzioni e anche attraverso la costituzione”, ha aggiunto

Milano, 14 ott.

(LaPresse)

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(LaPresse) – “Non permetteremo a nessuno di prendere in ostaggio il Paese per i propri interessi o calcoli”. Così il presidente del Libano, Michel Aoun, precisando che “l’accaduto sarà oggetto di un seguito giudiziario, che porterà ad accertare i responsabili e i mandanti”, così come accadrà per l’esplosione al porto di Beirut (LaPresse)

L’unico attore in grado di agire indisturbato sembra essere proprio Hezbollah, militarmente superiore alle altre forze, governo incluso. “A poche centinaia di metri da lì, scoppiò la guerra civile nel ’75”, ricorda ad Huffpost Ugo Tramballi, scientific advisor dell’Ispi. (L'HuffPost)

È quanto avevano denunciato in mattinata Hezbollah E Amal,i cui gruppi sciiti avevano organizzato una manifestazione per chiedere la rimozione del giudice tarek bitar che indaga sull'esplosione del porto della capitale avvenuta il 4 agosto 2020; i due partiti armati libanesi, infatti sostengono che "cecchini" non meglio identificati avevano aperto il fuoco per primi contro manifestanti degli stessi movimenti sciiti. (TG La7)

Almeno sei morti e circa 30 feriti nei violenti scontri scoppiati stamattina a Beirut tra miliziani dei partiti armati sciiti Amal e Hezbollah e non meglio precisati "cecchini". Secondo quanto riportano Hezbollah e Amal, i "cecchini" hanno aperto il fuoco per primi contro manifestanti degli stessi movimenti sciiti che stavano protestando contro la gestione delle indagini sull’esplosione al porto di Beirut dell’agosto 2020. (L'Unione Sarda.it)

Sono centinaia i manifestanti che si sono dati appuntamento alla rotonda Tayyoune, nella parte sud della città, per dirigersi verso il palazzo di giustizia, poco lontano. Gli spari di kalashnikov sono stati uditi in tutta la zona vicina di Badaro e Tayyoune. (Open)

"L'inchiesta sull'esplosione al porto di Beirut è diventata lo specchio del settarismo che attanaglia il Libano. Lo specchio di un Paese, quello che Young studia da decenni, dove la gente sopravvive arrangiandosi, senza mai contare sullo Stato. (La Repubblica)