Milan, la certezza granitica si chiama Ibrahimovic

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Al Milan la certezza granitica si chiama Ibrahimovic.

Sarà lui il fulcro del Diavolo per la prossima stagione, anche se non dovesse arrivare la qualficazione in Champions

Lo scrive La Gazzetta dello Sport parlando del fuoriclasse svedese, il quale ha rinnovato da poco il suo contratto con il club rossonero fino al 30 giugno 2022.

(Milan News)

La notizia riportata su altri media

Nell’annata seguente, il 2011-12, Ibrahimovic debutta allo Stadium con il Milan ko 2-0 contro la prima Juve di Conte, futura campione d’Italia. Zlatan Ibrahimovic ritrova la Juventus, club che la ho portato in Serie A e con il quale ha ottenuto le prime vittorie in Italia. (MilanLive.it)

Il problema goal in generale nel Milan c’è sempre: gli attaccanti segnano poco e il bomber rossonero di ques’ultimo periodo è Calhanoglu che, però, ha segnato solo tre reti» (MilanNews24.com)

L’ultimo successo del Milan in terra torinese risale al 5 marzo 2011 per 0-1 con il gol di Gennaro Gattuso. C’è un giocatore però nel Milan che è chiamato a prendere in mano la squadra: Zlatan Ibrahimovic (Milan News)

Mentre per le strade migliaia di tifosi festeggiavano sfidando le norme anti Covid, dalla finestra di un palazzo un piccolo tifoso dei cucini del Milan ha fatto capolino agitando in aria la maglia del numero 11 rossonero, e gridando a squarcia gola "Inter m***a" mentre fuori risuonavano i clacson della festa interista. (MilanoToday.it)

Solo in due occasioni, su 11 presenze, Ibrahimovic ha fatto gol alla Juventus. Tuttosport si concentra su Zlatan Ibrahimovic in vista della gara contro la Juventus: lo svedese non ha mai segnato a Torino. (Pianeta Milan)

03 maggio 2021 a. a. a. L'attaccante dell'Inter Romelo Lukaku punge il suo rivale milanista Zlatan Ibrahimovic che, dopo il derby vinto all’andata di questa stagione si era autodefinito "Dio". L'ex presidente Massimo Moratti ha incoronato proprio l'attaccante ex Everton, Chelsea e Manchester United come il "trascinatore" dell'Inter, parlando di "uno scudetto non sofferto ma voluto con grande tenacia" (Liberoquotidiano.it)