Aborto: saremo anche ultimi in Europa per natalità, ma pure per welfare. Lì bisogna investire

Aborto: saremo anche ultimi in Europa per natalità, ma pure per welfare. Lì bisogna investire
Il Fatto Quotidiano INTERNO

In questi giorni non si fa altro che parlare della legge sull’aborto, in quanto il governo ha approvato un emendamento al Pnrr per finanziare la presenza di obiettori di coscienza all’interno dei consultori – obiezione prevista dalla stessa legge. Premesso che già ai tempi in cui facevo tirocinio, e parliamo di 30 anni fa, in tali strutture c’era comunque personale o volontari che cercavano di far cambiare idea a quelle povere “disgraziate” che sicuramente non erano andate ad abortire a cuor leggero, l’unica novità rilevante è che si vogliono incentivare le associazioni pro vita alla presenza nelle strutture sanitarie ricorrendo a fondi pubblici. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Se la destra fosse onesta dovrebbe ammettere che portare le associazioni pro-vita nei consultori è solo un inutile atto di crudeltà». «Il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza in Italia è basso, tra i più bassi d’Europa, e in costante diminuzione. (La Stampa)

Le associazioni pro-vita nei consultori sono una crudelità. Perché il numero di aborti in Italia è tra i più bassi d’Europa e in costante diminuzione. (Open)

La presidente del Movimento per la Vita italiano spiega a chi non sa chi sono e cosa fanno la realtà del volontariato che aiuta le mamme con gravidanze difficili. (Avvenire)

Boldrini: "Governo Meloni oscurantista, non serve cancellare la 194 per mettere a rischio diritto all'aborto"

Peraltro, una donna che entra in un consultorio trova non solo assistenza sanitaria, ma anche psicologica e sociale: nessuno la spinge a scegliere una strada piuttosto che un’altra, si tutela la sua libertà e il suo diritto di scegliere. (La Repubblica)

“Dal governo è arrivata una norma che vuole riportare l’Italia e i diritti delle donne indietro di decenni. L’abbiamo contestata in Parlamento e oggi ci opponiamo con i fatti. Davanti alla possibilità di far entrare le associazioni antiabortiste nei consultori la nostra Toscana ha le idee chiare e, fin da subito, bene ha fatto l’assessore Bezzini ad annunciare che non entreranno. (gonews)

Con l'approvazione del Senato al decreto Pnrr, l'emendamento che apre le porte dei consultori alle associazioni prolife è diventato realtà. "Il subdolo assalto della destra all'autodeterminazione della donna è segno di una mentalità paternalistica secondo cui le donne sono fragili, incapaci di decidere in modo autonomo", dice la deputata Laura Boldrini, in un'intervista a Fanpage. (Fanpage.it)