Diritto all'aborto in Italia: dibattito, restrizioni e impatti sulle donne

Diritto all'aborto in Italia: dibattito, restrizioni e impatti sulle donne
Scienza in rete INTERNO

Il tema dell’aborto ha acceso ancora una volta il dibattito politico e pubblico in Italia, contrapponendo chi considera questa pratica moralmente inaccettabile e chi considera il mantenimento e la promozione della libertà riproduttiva di ogni donna una priorità. Il diritto di accesso all'aborto sicuro e legale è un aspetto profondamente discusso e cruciale dei diritti riproduttivi delle donne. Sebbene il Consiglio d'Europa abbia stabilito che l’accesso all'interruzione volontaria della gravidanza in maniera sicura e legale debba essere concesso senza restrizioni, l'accesso all'aborto nei paesi europei varia notevolmente. (Scienza in rete)

Su altre fonti

Peraltro, una donna che entra in un consultorio trova non solo assistenza sanitaria, ma anche psicologica e sociale: nessuno la spinge a scegliere una strada piuttosto che un’altra, si tutela la sua libertà e il suo diritto di scegliere. (La Repubblica)

E invita ad andare oltre i pregiudizi (Avvenire)

Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, sull’emendamento al decreto Pnrr in merito all’interruzione di gravidanza, approvato martedì, secondo cui le Regioni, nei consultori, possono avvalersi di “soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. (gonews)

Boldrini: "Governo Meloni oscurantista, non serve cancellare la 194 per mettere a rischio diritto all'aborto"

Perché il numero di aborti in Italia è tra i più bassi d’Europa e in costante diminuzione. Alessandra Kustermann, prima donna primario della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, in un’intervista a La Stampa parla del progetto del governo Meloni con i fondi del Pnrr. (Open)

«Il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza in Italia è basso, tra i più bassi d’Europa, e in costante diminuzione. Se la destra fosse onesta dovrebbe ammettere che portare le associazioni pro-vita nei consultori è solo un inutile atto di crudeltà». (La Stampa)

Con l'approvazione del Senato al decreto Pnrr, l'emendamento che apre le porte dei consultori alle associazioni prolife è diventato realtà. "Il subdolo assalto della destra all'autodeterminazione della donna è segno di una mentalità paternalistica secondo cui le donne sono fragili, incapaci di decidere in modo autonomo", dice la deputata Laura Boldrini, in un'intervista a Fanpage. (Fanpage.it)