G7: ripristineremo la verità anche in Cina e in Russia • Imola Oggi

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Lo ha detto alla Reuters, in un’intervista pubblicata sul sito dell’agenzia, il ministro degli Esteri, Dominic Raab.

– I Paesi del G7 esamineranno una proposta di Londra per costruire un meccanismo di risposta alla “propaganda” della Russia.

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G7, ripristinare la verità. Parlando alla vigilia del vertice dei ministri degli Esteri che si svolgerà domani in presenza a Londra, il capo del Foreign Office ha detto che il Regno Unito ha proposto di creare un “meccanismo di confutazione rapida: quando vengono diffuse bugie, propaganda o notizie false possiamo reagire insieme e ripristinare la verità non solo per la gente di questo Paese, ma anche in Russia e Cina”. (Imola Oggi)

Su altri giornali

Di Maio e Raab all'apertura del G7 di Londra (reuters). il preludio del vertice dei 7 capi di Stato e di governo che si terrà in Cornovaglia il mese prossimo, con Joe Biden: Cina, Iran e Russia al centro dell'agenda (La Repubblica)

Al summit, dall’11 al 13 giugno in Cornovaglia, parteciperà anche Joe Biden nel suo primo viaggio all’estero in veste di presidente degli Stati Uniti. I ministri del G7 si incontrano faccia a faccia per la prima volta in due anni, prima del vertice dei leader di giugno. (ISPI)

La riunione in presenza dopo un anno di pandemia (TG La7)

Si parlerà anche di ripresa economica post emergenza sanitaria e lotta al cambiamento climatico, a pochi giorni dal vertice mondiale virtuale voluto dagli Stati Uniti nella Giornata della Terra. Il meeting di Londra getta le basi del G7 che si terrà in Cornovaglia a giugno, e che vedrà Joe Biden per la prima volta in visita in Europa da presidente (Euronews Italiano)

Al centro del loro colloquio i temi ambientali e la Conferenza sul Futuro dell'Europa, si legge in una nota della Farnesina Di Maio apre i lavori su Libia e Siria Londra, G7. (Rai News)

E non è esagerato osservare che il nuovo approccio alle relazioni con gli alleati europei, ma anche asiatici voluto dal presidente americano Joe Biden è l'aspetto più significativo di questa riunione tra i capi delle diplomazie di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Giappone e Canada, e lo sarà della successiva. (ilGiornale.it)