Amazon: “Dovevamo fare pipì lì”, drammatica confessione

BlogLive.it ECONOMIA

L’azienda ammette che alcuni suoi dipendenti, specialmente gli autisti, si sono ritrovati costretti a fare pipì nelle bottiglie per accorciare i tempi tecnici di consegna.

Specialmente nell’ultimo anno, caratterizzato da chiusure varie e lockdown, gli acquisti su piattaforme e-commerce hanno conosciuto un vero e proprio boom.

Una confessione, arrivata fin troppo tardivamente, che getta ulteriori ombre sulle condizioni spesso al limite con le quali i dipendenti Amazon sono costretti a lavorare

Cibo, vestiti, elettrodomestici e quant’altro: tanti gli articoli che i compratori online hanno deciso di prendere dai vari siti, su tutti ovviamente il gigante Amazon. (BlogLive.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Dopo aver respinto seccamente per settimane le affermazioni del membro del Congresso, la societa’ alla fine ha ammesso la sua responsabilita’, sottolineando come aver negato sia stato “un autogol”. (il Fatto Nisseno)

Non solo, i lavoratori raccontavano anche che i dirigenti fossero perfettamente a conoscenza di tale pratica. Pocan, sempre attraverso Twitter, ha replicato: "Non si tratta di me ma dei vostri impiegati, che non trattate con sufficiente rispetto e dignità. (Fanpage.it)

Il problema con gli autisti di Amazon è «di lunga data» e «riguarda tutto il settore», ha fatto sapere la società sottolineando: «Vorremmo risolvere il problema. E' purtroppo vero, e non è quindi solo una leggenda, il fatto che i dipendenti di Amazon sarebbero a volte costretti a fare pipì nelle bottiglie di plastica, per non perdere tempo nelle consegne. (La Sentinella del Canavese)

In pratica Amazon si era dimenticata degli autisti in giro per gli Usa per le consegne dei pacchi. “Pagare i tuoi impiegati 15 dollari all’ora non ti rende un posto di lavoro all’avanguardia – aveva detto rivolgendosi al gigante dell’e-commerce – se poi costringi i tuoi impiegati a fare pipì nelle bottiglie di plastica”. (News Mondo)

"Dobbiamo delle scuse a Pocan", hanno fatto sapere da Seattle. "Non si tratta di me ma dei vostri impiegati, che non trattate con sufficiente rispetto e dignità. (Rai News)

Le accuse lanciate da un deputato dem. Ancora nel mirino il colosso fondato da Jeff Bezos dopo lo sciopero a livello nazionale che ha bloccato le filiali Amazon in tutta Italia lo scorso 22 marzo. Usa, Amazon ammette: “A volte i nostri autisti sono stati costretti a fare pipì nelle bottiglie durante i viaggi”. (Yeslife)