Coronavirus, in Veneto torna il “rischio alto”: Rt da 0,43% a 1,63%

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Mi sembra ridicolo e ritengo che sia fondamentale il ricovero coatto, così come è necessario essere severissimi con gli isolamenti sanitari.

Abbiamo una sorta di sensazione di liberazione dal virus, ma chi pensa che sia tutto finito si sbaglia.

“In questo caso – ha rilevato Zaia – l’indagine è risultata difficoltosa per la negazione di alcuni dati, come lavoro e contatti.

“Il 28 – continua il governatore – è andato al pronto soccorso, effettuando il tampone e risultando positivo, ma rifiutando il ricovero. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Ira Zaia: «Tornati. a rischio elevato. Lunedì ordinanza». Torna l'incubo coronavirus in Veneto dopo il focolaio scoppiato nel Vicentino che ha portato a 5 nuovi casi di positività e a quasi un centinaio di persone in isolamento. (Il Giornale di Vicenza)

Così, alcuni giorni dopo una cena con un soggetto contagiato e il rientro in Italia, è nato un nuovo focolaio in Veneto, in provincia di Vicenza. E, intanto, Zaia ha annunciato per lunedì un’ordinanza più restrittiva, arrivando a chiedere al governo trattamenti sanitari obbligatori per chi è positivo e il carcere per chi viola l’isolamento. (L'HuffPost)

E’ fondamentale che ci sia un Tso, un trattamento sanitario obbligatorio, perché non possiamo star lì a discutere con una persona che rifiuta di farsi ricoverare». Una spia del fatto che il virus circola e che, se non si rispettano le misure, si trasmette con facilità». (La Stampa)

Non stiamo facendo male, sta semplicemente accadendo quello che avevamo previsto» (PadovaOggi)

Sarà presentata oggi alla Procura di Vicenza una segnalazione al fine di valutare se vi siano eventuali elementi di indagine o profili di colpevolezza da parte dell'imprenditore vicentino che, pur essendo consapevole della propria positività al coronaviru (Today)

Lo afferma il virologo Andrea Crisanti intervistato da Stampa, Repubblica e Giornale. L'ironia della sorte è che due dei firmatari del documento che sostiene questa tesi, Palù e Rigoli, siano tra i più ascoltati consulenti di Zaia", il quale "più che arrabbiarsi con i veneti dovrebbe prendersela con i tecnici che gli stanno vicino". (Oggi Treviso)