Covid 19 in Abruzzo, 502 nuovi casi positivi

Il Capoluogo INTERNO

L’aggiornamento del 21 febbraio sui contagi Covid 19 in Abruzzo.

10 i deceduti, 36548 i guariti (+52), 12924 gli attualmente positivi (+441), 586 ricoverati in area medica (+19), 76 ricoverati in terapia intensiva (+1), 12262 in isolamento domiciliare (+421)

Oggi in Abruzzo sono 502 i nuovi positivi (di età compresa tra 1e 96 anni).

Sono stati eseguiti 5108 tamponi molecolari e 14989 test antigenici. (Il Capoluogo)

Ne parlano anche altre testate

La variante inglese, spiega l’azienda sanitaria, è stata “riscontrata su ospiti, operatori sanitari e suore della Rsa”. (LaPresse) – Due casi di variante inglese nella Rsa ‘Iacopini’ di Cecina, in provincia di Livorno. (LaPresse)

In realtà l’uomo, un medico, dopo 20 giorni di ricovero in ospedale per aver contratto il Covid, l’altra sera rientrando a casa e vedendola senza la moglie ancora in ospedale in si è sentito perso e ha inveito contro il vicino del secondo piano. (Il Messaggero)

– continua Marcozzi – A questo aggiungo la lentezza della campagna vaccinale. Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo, Sara Marcozzi. (L'Eco dell'Alto Molise e Alto Vastese)

Ieri e l'altroieri i Carabinieri del Nas sono stati in Regione, a Pescara e all'Aquila, alla Asl e in ospedale, per eseguire un decreto di esibizione emesso a firma dei pm Sciarretta e Benigni. La Procura di Pescara indaga sulla crescita esponenziale di contagi registrata nelle ultime settimane nel capoluogo adriatico e nell'area metropolitana. (R+News)

Comunque un numero preoccupante, tenendo conto della ridotta operatività del fine settimana, che si pone subito dopo Pescara dove i positivi sono stati 227, a Teramo 78, all’Aquila 57 Dolore, ad Atessa, per la morte di Andrea Bosco, 49 appena, camionsta originario di Paglieta ma da tempo residente in paese insieme alla moglie e ai tre figli. (Il Messaggero)

Si tratta di un infermiere già vaccinato e ‘richiamato’ e di quattro pazienti risultati positivi la scorsa settimana. Il sospetto che fin da subito aleggiava sulla presenza della variante inglese nei cinque soggetti è diventato realtà con l’arrivo dei risultati degli esami di laboratorio. (LaPresse)