Servizio penitenziario russo ritiene necessario arrestare Navalny

Sputnik Italia ESTERI

Secondo il Servizio penitenziario federale, nell'ultimo anno Navalny "ha sistematicamente e ripetutamente violato le condizioni del periodo di libertà vigilata, in particolare almeno sei volte non si è presentato per la registrazione".

Solo un mese dopo, il 23 novembre, l'oppositore ha detto al Servizio penitenziario federale di "risiedere a Berlino, all'Hotel Arabel, dove, secondo lui, sta effettuando la riabilitazione". (Sputnik Italia)

La notizia riportata su altri media

Navalny aggiunge che coloro che hanno tentato di assassinarlo «si sono offesi perché non sono morto e ora minacciano di sbattermi in cella». E ieri, in effetti, il principale esponente dell’opposizione a Vladimir Putin ha annunciato che domenica arriverà a Mosca su un volo low cost per riprendere la sua lotta. (Corriere della Sera)

agosto Forse non lo ricordate, ma quando Putin parlò del suo vaccino era il 10 agosto 2020. Sul quotidiano online Il Post la notizia diventò «Putin dice che», e fu messa in second'ordine. (Liberoquotidiano.it)

Lo riporta il sito web del quotidiano governativo Rossiyskaya Gazeta. Stando al Servizio penitenziario federale, Navalny ha effettuato il controllo con gli ispettori una sola volta lo scorso 23 novembre, quando ha detto che si stava sottoponendo alla riabilitazione in Germania. (RSI.ch Informazione)

La domanda per l'autorizzazione all'uso di emergenza dello Sputnik V è stata presentata dall'Rdif il 22 dicembre. Sputnik V - già distribuito in Russia e registrato in Serbia, Algeria, Argentina, Bolivia, Bielorussia e Palestina - potrebbe presto ottenere il via libera di Bruxelles. (ilGiornale.it)

«Il 17 gennaio torno a casa, venite a prendermi», ha scritto Navalny, che si trova ancora in Germania, dove negli ultimi mesi è stato curato a seguito del presunto avvelenamento subito la scorsa estate. (Ticinonline)

Non è Navalny che viene schiacciato dal terrore, è Putin che deve avere paura di lui. Non ho scelto di andare in Germania, ci sono stato portato dentro un box della rianimazione, per un motivo molto semplice: hanno cercato di uccidermi». (La Stampa)